Recensione: Il sole a mezzanotte

Per Katie (Bella Thorne) la vita è sempre stata difficile: da quando era piccola è stata costretta a vivere al buio a causa di una rara malattia. Ma l’incontro con Charlie potrebbe cambiare la sua esistenza.

Un film che ha incassato nelle prime 4 settimane 3,3 milioni di euro. Diretto da Scott Speer.

Katie ha 17 anni, ama la musica e anche suo padre, che è un po’ tutto per lei. E’ orfana di madre ed è affetta da Xeroderma Pigmentoso, una patologia che causa ipersensibilità alla pelle quando è al sole, ciò la costringe ad uscire solo di notte per suonare alla stazione con la sua chitarra.

Passa le sue giornate con la sua migliore amica Morgan ( Quinn Shepard).

Sotto la sua finestra corre sempre con lo skate un ragazzo, Charlie (Patrick Schwarzenegger) che è sa sempre, fin dalle elementari la cotta di Katie.

Una sera mentre suona alla stazione lo incontra e si innamorano. Katie ha paura di farlo sapere perchè non sa ancora quanto tempo le rimane.

Un film drammatico e sentimentale che esplora dal punto di vista dei ragazzi il primo amore. La scena che riprende i ragazzi baciarsi e vivere avventure insieme con degli ostacoli che fanno capire la vera realtà. Charlie si è innamorato d Katie vedendola suonare e cantare. Ciò vuol dire che anche a lui piace la musica ed è ciò che li lega.

Katie racconta molto dopo la sua malattia a Charlie, per paura di farlo soffrire e di perderlo. Ottimo per chi ama il romanticismo,il contrario per chi lo odio voto 4 stelle ****

Connie Grisopazio, I.C. Volino-Croce-Arcoleo