Breve discussione con sottofondo musicale – Racconto

Senti questa musica?

No, quale musica?

Questo blau-blau che risuona nell’aria.

Io non sento nessun…blau-blau.

Come no? questa specie di canzone.

Boh, non la sento.

Una canzone ripetitiva.

Che non finisce?

Che non finisce ed è sempre uguale, più o meno.

No, non la sento…aspetta, no, non sento nulla.

Ora, ora, ascolta…uan, uaaan.

Non lo sento.

Dai, come?

Ma è una canzone?

Sì.

Cioè, una canzone nel senso…cioè con parole, oppure solo musica, senza parole?

Non lo so, non riesco a capire bene… sembra solo un brusio, un volume basso, ma si sente se posi

l’orecchio un attimo.

Va bene, aspetta… magari ora… no, io non sento nulla.

Vrum, tchan.

No, non riesco a sentire nulla, forse è solo nella tua testa.

Ma che dici, nella mia testa?

Eh.

Ti dico che la sto ascoltando, guarda, guarda.

Guardo.

Se mi tappo le orecchie non sento più nulla, invece… invece, guarda.

Guardo, ti vedo, eh.

Guarda, se tolgo le mani riesco a sentirla di nuovo.

Ok, e quindi?

Nulla, ma è strano.

È solo musica.

Lo so che è solo musica, ma non l’ho mai sentita prima d’ora.

Non è che conosci ogni singola

Intendo dire…

singola canzone mai fatta. Dire che? Poi io comunque non riesco….

…dire che è strano sentirla.

…non riesco a sentire nulla.

…sentirla qui, adesso.

Che dicevi, scusa?

Che vuol dire?

Non… non ti stavo ascoltando, stavo finendo di dire una…

Eh, non mi ricordo.

…una cosa io.

Non mi ricordo, boh.

Qualcosa a proposito che… che, che è strano qualcosa.

Ah, tipo che è strano sentirla qui.

Eh, ecco.

Già, comunque, sì, in effetti è strano.

Io continuo a non sentirla.

Eppure c’è.

Mah.

Io la sento.

Ok, ok.

Blau, trffff, tch, tch…auuuu.

Fa in questo modo?

Una roba del genere.

Magari prova a descriverla.

E come, cioè, te la sto suonando con la bocca, così.

No, intendo dire che puoi…

Più di così che faccio?

…puoi descriverla, descriverla.

Descriverla in che senso?

Cioè, con che strumenti è suonata?

Ah, boh. Non me ne intendo così bene, anzi.

Dai.

C’è tipo una chitarra.

Una chitarra come?

Tipo quelle da film di cowboy, no aspetta….

Tipo country?

No, cioè, no, no… è una chitarra di quelle normali… cioè, lo stile è quello da film di cowboy, ma è

anche molto.

Che significa?

È allo stesso tempo molto… normale… un misto, è abbastanza classica… più o meno.

Basta?

Sì, è abbastanza normale, insomma.

No, nel senso, che altro c’è oltre alla chitarra?

Ah, mi sembra di sentire una voce… un attimo.

Sì, sì.

Stai zitto un secondo… è tipo… sembra che ci siano diverse voci tipo a fare un coro oltre alla chitarra.

Ah.

E poi mi sembra anche uno strumento tipo violino, non lo so.

Ascolta, ascolta…

Sì, se stai zitto… il violino, o una roba simile, è suonato molto lentamente… e… e anche la chitarra.

E ci sono le voci?

Esatto, una specie di coro dietro.

Mmm.

Già.

Basta?

Un attimo.

Sì?

Zitto, un attimo… Mi sembra ci sia una voce adesso.

Dimmi com’è.

Aspetta, non credo che…

Cosa?

Sì, sì, è proprio una voce, è entrata adesso.

Dimmi che dice.

Sono parole, non capisco cosa dice, credo sia inglese.

Ma, dimmi altro, dai…

Aah, è… una voce maschile, sembra… sì, è sicuramente maschile, ma comunque un pò femminile.

Poi?

(…)

Dai, dimmi cosa senti.

(…)

Dai!

E stai zitto, aspetta.

Mmm. Cosa senti? cosa sta dicendo, dai, dimmelo.

(…)

Ehi! Ma, cosa. Mi prendi in giro?

(…)

Dai, smettila di muovere quella testa e dimmi… descrivimi la musica.

È incredibile.

Perché?

È.

È?

È.

È cosa?

(…)

Cosa sta dicendo?

(…)

Perché… cos’ha di così incredibile?… e metti giù quelle braccia.

(…)

Voglio sentirla anch’io, spostati.

È incredibile.

Perché?… cosa c’è di incredibile?… spostati, fammi venire lì.

Senti, adesso?

No, come fai ad ascoltarla?

Non lo so, ma la sento.

(…)

No, questa parte.

Perché?

C’è.

Cosa?

(…)

Cosa?

Ora c’è anche una batteria… e anche tipo una musica… elettronica… credo.

Un sintetizzatore?

Ah, non lo so …zitto.

Cazzo, mi prendi in giro?

Zitto, zitto.

Dai, voglio sentirla anch’io.

Non lo so, credo sia un sintetizzatore, come dici tu.

Hai, hai tipo delle cuffie.

Di che stai parlando?

Magari una corrente…

Sei pazzo?

…corrente d’aria che…

Stai zitto ora.

…che ti arriva giusto vicino all’orecchio, qualcosa.

(…)

Cazzo, cazzo… metti giù quelle braccia, smettila di muoverle.

(…)

Anch’io voglio sentirla.

(…)

Metti.

Ta, taaa, fruuunt, tchaa.

Metti giù quelle mani, basta ballare.

(…)

Basta, voglio sentirla anch’io.

Questa.

Come si chiama?

E che ne so, non la conosco… la sto solo….

Dai, cerca di scoprirlo, magari.

…solo ascoltando, e per la prima volta.

Magari con qualche parola dal testo.

No.

Dal…dal testo, dalle parole.

Non…adesso non ci sono più parole, solo una musica.

(…)

Solo una tromba, adesso… è bellissima.

Cazzo.

Ahi, che diavolo fai?

Voglio sentire.

Metti giù quelle mani.

Dimmi che succede.

Mi fai male, basta.

Che succede nella canzone?

Ahi, il braccio, stai fermo.

(…)

Ahi, basta.

Mi…

Ahi.

…stai prendendo in giro, sono sicuro.

(…)

Stai dicendo stronzate, non c’è nessuna canzone.

Ma che dici?… ascolta, la senti?

Smettila di prendermi in giro.

Ma è vero, ahi, il…

E non piangere.

…il …il braccio, mi fai male.

Allora, dimmi la verità, dì che te la sei inventata questa storia della musica.

No, no, è tutto vero.

(…)

Il braccio.

Ora piange, certo.

Mi fai male.

Allora dì la verità.

Ma.

La verità.

(…)

Smettila di piangere.

Davvero.

Basta.

Davvero non la senti?

Cosa?

Truuu, sciaaaf, truu, tru.

No.

Il …il braccio…

Dimmi come fai a sentirla.

…il …credo, credo tu mi abbia rotto il braccio.

È colpa tua… e dei tuoi scherzi.

(…)

Dei tuoi scherzi idioti.

Ti prego.

Perché devi essere sempre così stupido?

Ti…

Stupido…

…ti prego.

…stupido, e poi te ne penti.

Chiama un’ambulanza!

La musica, sempre a parlare di cazzate, tu.

Chiama un’ambulanza… non sento più il braccio, e… e mi sembra di vedere del sangue, lì, lì.

(…)

Ti prego… ti prego, chiama qualcuno, mi fa malissimo.

La sento.

Chiama qualcuno.

(…)

Mi.

La sento, ecco, fruuu, truuu… sì, era proprio un violino, avevi ragione!

Un’ambulanza.

Pauuu, trr fuu, uaaaa, ora la batteria, bam, bu bu baaam.

Ti.

Non ci posso credere, è davvero fantastica!

Ti prego…

(…)

 

 

Edoardo Merlini

Classe 2F – Liceo Classico Galileo di Firenze