SENZA PIETÀ

 

 

Si ode un pianto,
ad Auschwitz.
È il pianto di un bambino,
un bambino solo.
Un bambino ebreo.
Ma è notte,
i bambini ebrei non possono piangere di notte,
il loro pianto è fastidioso,
è un pianto ebreo.

Si ode un passo,
ad Auschwitz.
È il passo di un soldato,
un soldato senza pietà.
Un soldato tedesco.
È notte,
i soldati tedeschi hanno bisogno di dormire,
loro hanno il diritto di riposarsi,
sono di una razza superiore.

 
Si ode un tonfo,
il pianto del bambino adesso non si ode più.

Noemi Scrofani IV A Classico – Istituto “G. Carducci” – Comiso (RG)