Violenza psicologica: è meno grave di quella fisica?

 

Quando si parla di violenza all’interno di un rapporto il nostro pensiero si rivolge immediatamente alle aggressioni fisiche, eppure la violenza si manifesta in svariati modi, alcuni dei quali non visibili. 

Ecco il caso della violenza psicologica, che può apparire in diversi modi, basti pensare a offese, critiche, mancanza di rispetto, menzogne, i ricatti, e persino il controllo della libertà personale. Per violenza psicologica si intende infatti una forma di maltrattamento che nel tempo mina il valore personale, il senso di identità, la dignità e l’autostima di una persona ponendo l’altra in una posizione di controllo, attraverso la sopraffazione e la superiorità. La violenza psicologica è qualcosa di reale: un vero e proprio abuso emotivo, che attraverso le parole mina l’autostima e la stabilità emotiva di un individuo. 

Eppure nell’immaginario collettivo vige l’idea che la violenza psicologica sia qualcosa di più ammissibile, o comunque una violenza di gravità inferiore rispetto a quella fisica. 

Questo perché le parole non sono considerate come una vera e propria arma, sebbene esse abbiano un peso enorme e possano effettivamente provocare dei danni emotivi. La violenza fisica è oggettiva al punto da lasciare danni visibili sul corpo, mentre la violenza psicologica entra nell’area della soggettività, per questo le persone che esercitano violenza psicologica ritengono di utilizzare una forma di violenza diversa da quella fisica.

Durante un’aggressione verbale la vittima si trova ad ascoltare l’altro finendo per ricondurre ogni dettaglio di ciò che dice a quanto ci sia di sbagliato in quello che è, come persona. Essa si sente impotente riconoscendo di non avere nessuna arma necessaria a fronteggiare quella battaglia e non resta che aspettare che finisca quanto prima. Ci si sente impotenti, senza via d’uscita, calpestati nella propria identità, dignità e valore personale. Da qui le emozioni di ansia, colpa e vergogna che possono sfociare in patologie quali disturbo depressivo maggiore, disturbi del sonno, e disturbo da stress post-traumatico.

La crescente insicurezza dovuta alle violenze subite e al continuo calo dell’autostima rende difficile mettere in discussione la relazione e si innesca così una spirale che rende la vittima sempre più dipendente dall’abusante.

Per questo la violenza psicologica deve essere considerata al pari della violenza fisica, perché ogni forma di violenza è violenza, e va denunciata.