Moda: universalmente soggettiva

Passato, presente o futuro, perché si vuole essere la personificazione dello stile e della perfezione o perché si vuole osare per un evento specifico… poco importa.
La moda è una disciplina universalmente soggettiva. La moda accompagnerà sempre l’uomo e sta a noi scegliere se seguirla nella sua complessità e rigidità o separarcene. Qualsiasi strada, parallela o meno alla moda, condurrà sempre a realizzare se stessi.
La moda è arte e carattere, ma può essere anche perplessità e oppressione. Per questo è importante non cambiare mai il proprio modo di essere, dubitare delle proprie imperfezioni o desiderare di essere qualcun altro.
Al giorno d’oggi la società e il sistema tendono a trasportare le persone verso una parte del mondo grigia e superficiale, ma al contempo luminosa e geniale: i social sono al centro di tutto ed è proprio qui dove la moda cerca la sua massima espressione.
La moda è una continua simulazione e tende ad etichettare e mai valorizzare. Le icone che la rappresentano sono figure forti e decise come delle rocce salde. C’è chi rimane a galla e c’è chi affonda, chi riesce ad adattarsi alle nuove concezioni e tendenze pur non nascondendo il proprio essere e chi viene sovrastato dai continui aggiornamenti e cade giù negli abissi.
La moda è rinnovamento e innovazione nel contempo, dà luce a vecchi stili e ne crea di nuovi, ma la sua particolarità è proprio la presenza di una correlazione con le culture del mondo. Non si parla di omogeneità, ordinarietà e normalità, ma di originalità, creatività e libertà d’espressione.
Ognuno di noi sceglie chi essere e mai nessuno dovrà permettersi di giudicare. Insomma, non tutti possono permettersi di prendere il posto di Miranda Priestley ne “il diavolo veste Prada”. Seguendo il filo del discorso si dovrebbe intuire la concezione secondo la quale l’apparenza non inganna e il lato estetico sia l’aspetto d’impatto anche se approssimativo. Questo sarebbe un pensiero che rispecchierebbe la vita semplice di tutti i giorni, ma in relazione alla moda rappresenta il punto centrale della questione.
Dunque, è valido il detto l’abito non fa il monaco?
Non proprio, perché la bellezza definita dalle proprie imperfezioni e particolarità è una qualità non trascurabile, ma ciò che contraddistingue una persona dall’altra è la personalità, l’intelligenza e l’astuzia.
Il segreto per emergere e fiorire nella moda è non dimenticare le proprie origini, il proprio passato e la propria anima, dato che sono proprio queste piccolezze a conferire l’abito al monaco.

La moda si crea, non si imita.

Carola Pandolfo IVF