L’eredità dantesca

 La fortuna costante di Dante fino ai giorni nostri solleva una serie di interrogativi: perché leggere e studiare Dante oggi? In cosa consiste la sua lezione? Quali sono i motivi che rendono il poeta ancora attuale, e quali ce lo fanno percepire come distante?

 D’altra parte, la valorizzazione di un autore non passa necessariamente attraverso la sua attualizzazione, ma può fondarsi sul riconoscimento della sua lontananza e diversità. Da un certo punto di vista, la figura di Dante appare infatti radicata nella sua epoca più di qualsiasi altra della nostra storia letteraria. Nella sua opera convergono la cultura dell’intero Medioevo e i tumulti di una nuova fase storica, inquieta e in rapida modificazione. Ogni aspetto (sociale, filosofico, religioso, politico ecc.) della vita a lui contemporanea è affrontato da Dante con passione e originalità, all’interno di una ricerca sempre pronta all’autocritica e al nuovo.

 Per questo forse Eugenio Montale dichiara il divario incolmabile tra il mondo di Dante e il nostro: “Dante non può fornire modelli a un mondo che si allontana progressivamente dal centro e si dichiara in perenne espansione.”

Allo stesso tempo, però, non poche ragioni rendono l’opera dantesca attuale ancora oggi: il Grande dizionario italiano dell’uso (il maggior dizionario della Lingua Italiana oggi in circolazione) è formato per circa il 90% dall’opera dantesca. Su circa 2000 parole che esprimono le nozioni fondamentali dell’Italiano, quasi 1800 si trovano in Dante. Inoltre, un gran numero di espressioni dantesche vive nel linguaggio comune senza che vengano più percepite come citazioni letterarie (“tremare le vene e i polsi”, “a viso aperto”). Ma Dante è anche il  riferimento decisivo della nostra identità nazionale, segnata da lui definitivamente su base linguistica, politica e  culturale. In particolare, la conoscenza de “La Divina Commedia” costituisce un elemento identitario capace di coinvolgere tutte le classi sociali e di attraversare i secoli, come modello di vita ed espressione di arte.

La lezione dantesca agisce anche nell’ ambito legato all’aspetto  apparentemente meno solido della sua opera: la concezione politica. Qui l’attualità di Dante riguarda la vigorosa determinazione critica con cui egli colpisce la società a lui contemporanea ,che lo induce a mettere in discussione la logica del guadagno che i secoli futuri avrebbero visto espandersi fino al nascere del capitalismo e ai giorni nostri. La radicalità del giudizio suona attuale quanto la sua costante fiducia nella possibilità del riscatto, l’assenza di ogni cedimento ai valori dominanti dell’utile  e il rifiuto di arrendersi al loro provvisorio trionfo. Tali ragioni inducono a pensare che la fortuna dantesca sia destinata a non esaurirsi.

Luca Sablone – III Informatica B