EDUCAL: UN PROGETTO ALTERNATIVO

Il “Progetto Educal” (Educazione Attiva alla Cittadinanza e alla Legalità) è nato per merito di avvocati, magistrati e psicologi, che hanno ideato la rappresentazione di un finto processo nelle scuole per affrontare i problemi del bullismo ed altre forme di violenza.
Nel processo, hanno previsto la partecipazione con ruoli attivi dei ragazzi, facendo loro interpretare le figure della vittima, degli imputati, della giuria, degli assistenti degli avvocati e dei testimoni. Tutto si svolge come in una vera aula di Tribunale, solo con qualche semplificazione, per motivi tecnici e di tempo.
Il progetto è organizzato molto bene perché, a mio parere, il processo è un modo “alternativo” per far capire a noi ragazzi le conseguenze che possono derivare non solo nei confronti di chi ha commesso il fatto ma anche a carico della famiglia, che deve risarcire i danni provocati.
L’incontro termina con un dibattito con gli psicologi, nel quale viene anche spiegato quello che può provare la vittima quando viene “bullizzata” ed i motivi per cui vengono compiuti questi atti.
E’ questo, quindi, un ottimo modo per far arrivare ai ragazzi il messaggio del Progetto, in quanto è sicuramente un modo più facile e più interessante rispetto alla semplice spiegazione, spesso difficile da seguire.
Inoltre la conoscenza delle conseguenze dell’atto serve sia per scoraggiare il “bullo”, sia per aiutare la vittima a denunciare il fatto.

FLAMINIA PISANI PRIMA A