Una nuova Formula 1 incendia le strade della città

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Torino. Quartiere Barriera di Milano. Ore 2:00 del mattino. Il silenzio delle strade viene bruscamente interrotto dal rombante motore di dozzine di automobili. Centinaia di fanatici si accalcano sui marciapiedi pronti ad assistere a quella che sembra essere una delle più competitive e pericolose gare di automobili clandestine degli ultimi anni.

Nella città dei Savoia questo tipo di competizione sembra ormai essere un’abitudine nelle fredde e lunghe nottate invernali.  Urla, bottiglie che si frantumano sull’asfalto, risse e atti di vandalismo sono tipici di queste gare. Numerose sono le ingiurie scritte sui muri e i festeggiamenti dei tifosi del vincitore spesso devastano l’aerea scelta come arrivo.  I “piloti”, nel tentativo di sbalordire, spesso feriscono se stessi e gli spettatori. Si stima che almeno tre ambulanze siano state impiegate ogni notte nelle ultime due settimane per soccorrere le vittime di questo pericoloso ed estremo intrattenimento. Le forze dell’ordine stanno ora elaborando un piano d’azione per controllare le strade della città e gestire la folla, ormai sempre più violenta e irascibile, dei tifosi. La situazione sembra ormai fuori controllo e il mercato delle scommesse clandestine inizia a interessarsi a questo tipo di intrattenimento. Quella che viene definita come “La Formula 1 della città” è ormai divenuta una parte integrante della malavita, la quale ha già posto le basi di un nuovo e pericoloso business. Le automobili più modeste sono soggette a pesanti modifiche per poter raggiungere velocità allarmanti e ingestibili dai giovani concorrenti inesperti. Da recenti soffiate si è inoltre scoperto un massiccio uso di droghe da parte dei partecipanti per reggere la tensione e sopprimere il buon senso. Ormai guidare di notte è considerata un’azione sconsiderata e imprudente da un gran numero di cittadini, ormai convinti che le prime vittime di queste competizioni arriveranno a breve. La Formula 1, con la sua adrenalina e i motori ruggenti, deve rimanere nei confini della pista.

 

Dafne Calvarese

3^C Liceo Scientifico opzione scienze applicate