Domani smetto: testimonianze dalla comunità Emmanuel

“Lo faccio oggi, domani smetto”. “Ho iniziato per curiosità”. “I miei amici lo facevano perché io non avrei potuto?”. “In famiglia non ci sono mai stati valori”.

Si è svolto oggi, presso il Liceo Ettore Palumbo di Brindisi, un incontro con la comunità Emmanuel di Oria (BR).

La comunità Emmanuel è una grande associazione con differenti sedi in Italia e all’estero che si occupa di dare un aiuto concreto a persone vittime di disagio. Disagio di vario tipo: dalle dipendenze patologiche alla povertà dei senzatetto.

Fulcro dell’incontro è stato l’approccio diretto degli ospiti della comunità che, attraverso le proprie testimonianze, hanno potuto portare la propria esperienza e storia di vita. Tra loro ex alcolizzati e tossicodipendenti.

L’incontro è stato organizzato dalla professoressa Memmola e in loco a moderare ci sono stati la dottoressa Gianrosita Fantini e lo psicologo Luca Carbone.

Il messaggio principale, lanciato da Vittorio, Francesco, Enzo e Luciano, è stato di maturare una certa consapevolezza legata ai danni e alle conseguenze che l’alcool e le sostanze stupefacenti arrecano alla persona.

Frase ricorrente durante il corso dell’incontro e oggetto di discussione è stata “ho toccato il fondo”.

Diverse sono state le definizioni degli ospiti ma ciò che è emerso che è “toccato il fondo c’è sempre un evento che ci fa riemerge, ci fa riprendere in mano la nostra vita risvegliandoci dal torpore emozionale”.

Dunque, se la dipendenza è quel qualcosa di cui non si può fare a meno, che conforta, che si converte nella primissima ragione di vita allora dipendenza è anche danni neurologici, smarrimento, perdita di cari e amici, cambiamento di esigenze, di personalità. Ma in fondo – così come ha affermato il dott. Carbone – la dipendenza è un fenomeno umano, totalmente universale. Fin dalla nascita inizia la dipendenza, si pensi al cordone ombelicale”.

Andare in comunità è semplice: basta iscriversi presso il centro o online nella sezione dedicata del Ministero della salute, fare una visita che stabilisca il tipo di disagio, trattamento e modalità. Entrare in comunità non è solo il passaggio obbligato per dimenticare la dipendenza ma anche un modo di fare in armonia una ricerca di sé e del piacere pedagogico.

Paolo Ferrara