Un nuovo pianeta per l’uomo

La popolazione mondiale secondo stime dell’Onu nel 2030 raggiungerà circa  gli 8,5 miliardi di persone, nel 2050 9,7 miliardi e nel 2100 abiteranno sulla terra circa 11,2 miliardi di persone.

In che modo vivrà tutta questa gente? Che aria si respirerà tra 100 anni? Inquinamento, deforestazione, riscaldamento globale e sovrappopolazione stanno distruggendo la terra, le soluzioni sono due: risolvere i problemi ambientali del nostro pianeta o andarne a cercarne un’altro.

Marte è il pianeta del sistema solare più simile alla terra sia per il suo periodo stagionale sia per le temperature sulla media dei -40 gradi, mediamente si trova a 228 milioni di km dalla terra ma non c’è ossigeno e fortissimi venti alzano tempeste di sabbia che oscurano la superfice del pianeta per mesi.

La NASA sta lavorando per portare l’uomo su Marte entro il 2030, sul suolo del pianeta sono atterrati solo dei rover che hanno raccolto dati e informazioni utili allo studio del pianeta. L’obbiettivo dell’agenzia, è quello di arrivare attorno a Marte, atterrare su Marte e iniziare a vivere su Marte. Come sarà possibile tutto questo? Attraverso la stazione spaziale si stanno già conducendo ricerche sulla tecnologia necessaria ad affrontare un viaggio verso il pianeta rosso e sulle condizioni di vita nello spazio; nel 2020 alcuni astronauti verranno mandati in una missione di un anno nello spazio profondo, arrivando a distanze dalla terra mai raggiunte prima dall’uomo, per verificare, se sarà veramente possibile approdare sul pianeta rosso. Si tenterà di catturare un’asteroide per portarlo in orbita sicura attorno alla luna in modo da studiare: le tecnologie di campionatura,  di passeggiata spaziale nello spazio profondo e di propulsione solare elettrica che, sfruttando l’energia solare, permetterà di lanciare rifornimenti verso Marte. Infine, attraverso il modulo MTCV, a cui la NASA e l’ESA stanno già lavorando, gli astronauti compieranno un viaggio di circa 500 giorni di volo per arrivare su Marte.

Una volta atterrato in questo infinito deserto rosso l’uomo però, cosà farà? L’ingegniere dell’ESA, Nicola Ghidini, durante una conferenza all’università di Parma ha parlato di come l’agenzia spaziale renderà la superificie del pianeta abitabile. Vivere  all’interno di una cupola infatti non avrebbe molto senso; L’obbiettivo è quello di “terraformare” Marte, riportandolo al suo stato originario, simile a quello della terra oggi. Sciogliendo le due calotte polari del pianeta, si creerebbe un’atmosfera terrestre di 10cm grazie alla quale si inizieranno a coltivare  piante che, assorbendo anidiride carbonica e producendo ossigeno, permetteranno all’uomo di sopravvivere. Tutto ciò, per essere possibilmente realizzato, richiederà dai 200 ai 1000 anni. Ma quello che ha sottolineato l’Ingenier Ghidini e che non si sta parlando di un futuro lontanissimo ma di oggi, i lavori per arrivare su Marte sono già iniziati; Si può smettere di pensare solo al volo intercontinentale, a breve sarà possibile quello interplanetare.

 

Di Vincenzo Beck

 

 

 

FONTI:

https://www.nasa.gov/

https://www.wikipedia.org/

https://www.esa.int/ESA

http://archive.oapd.inaf.it/pianetav/L15_03S.html

https://www.youtube.com/watch?v=HriXi8AGaEw

FONTE IMMAGINE:

http://img2.tgcom24.mediaset.it/binary/articolo/iberpress/10.$plit/C_2_articolo_3003315_upiImagepp.jpg