Bruciare la frontiera

In un certo senso possiamo considerare questo libro un sequel di “Non restare indietro”, entrambi scritti dal collaboratore di Rai Storia e scrittore torinese Carlo Greppi , entrambi con tematiche riguardanti il periodo della Shoa, con gli stessi protagonisti a distanza di qualche anno fra i due libri, ovvero Francesco e il suo amico Kappa, qui alla ricerca di se stessi attraverso un viaggio, o meglio due viaggi, infatti in parallelo si svolgerà un viaggio che ha come protagonista Ab, un ragazzo africano che deve raggiungere la sua ragazza in Francia, e purtroppo dopo il pericoloso viaggio verso l’Italia dovrà affrontare il confine francese, dove appunto si incroceranno i due viaggi. In una storia di viaggio suggestiva che insegna la storia e ci apre gli occhi sui viaggi lunghi e pericolosi che la gente affronta per cercare di cambiare vita e per non rischiare di rimanere vittima della guerra nel proprio paese , l’opera di Greppi nel suo piccolo insegna la tolleranza verso gli immigrati anche grazie a brevi poesie o citazioni a cavallo tra i capitoli, che vengono inserite strategicamente per dare una minima introduzione appunto al capitolo, ma non alla trama del capitolo in sé bensì al significato spesso implicito verso la solidarietà o al contrario sull’immagine che ha la gente rispetto ai vari aspetti della vita interculturale. Libro consigliato per chi volesse conoscere una storia profonda, consigliata anche la lettura del romanzo precedente.
C.B. – Classe 3D