Harry Potter e i doni della morte 1 & 2

Chi legge, ma a anche chi non legge particolarmente, avrà di sicuro sentito parlare almeno una volta di Harry Potter un romanzo della lunga saga di J. K. Rowling, che ne fece uscire il primo volume nel 1995 in Inghilterra per concluderne la serie nel 2007 con “I doni della morte”. Naturalmente dopo che i produttori cinematografici videro il grande successo che avevano ottenuto i libri pensarono subito di farci una saga cinematografica; e fu così che nel 2001 uscì “Harry Potter e la pietra filosofale”, che fu acclamato da tutti ricevendo critiche positive e incassando più di 974 milioni di dollari al botteghino mondiale. Il film è stato inoltre candidato a diversi premi, tra i quali gli Oscar per la migliore colonna sonora, i costumi e per la scenografia. Andando avanti nel tempo man mano che la saga dei film continuava i fan notarono un peggioramento in confronto ai primi film usciti.
Infatti su internet si scatenarono discussioni tra chi sosteneva che era un bel film costruito bene e paragonabile al libro, a chi diceva che era un insulto all’autrice e che non valeva niente a confronto con il libro. E poi arrivarono i critici che si schierarono da ambe le parti, che si sono divisi soprattutto sull’ultima doppia puntata, la traslazione de “I doni della morte”, appunto. C’era chi diceva che è un film banale, fatto solo per il guadagno: “incompleto di spiegazioni e di informazioni fondamentali che sono essenziali per godersi davvero tutto il film come abbiamo fatto con i libri” scrive un critico in un blog su internet, oppure un altro “veramente una delusione la fine di una saga che a fatto appassionare milioni di lettori in un film così”. Altri invece non si schierano né col regista né con i critici facendo commenti simili a questo: “L’avventura è quasi giunta al termine per il mago Daniel Radcliffe, che stavolta giunge per l’ultima volta faccia a faccia con l’assassino dei suoi genitori, Lord Voldemort. Un film cupo e distante, come ben già sappiamo, dagli splendidi primi due lavori di Chris Columbus. Nonostante le differenze e mancamenti è comunque un’avventura forte e piena di colpi di scena”.
Altri ancora scrissero sui siti blog commenti positivi: “Questo film mi ha davvero colpito, è presente la psicologia dei personaggi molto di più rispetto ai primi film dove si vedono questi ragazzi crescere e affrontare i problemi in modo diverso e più maturo, inoltre riesce a coinvolgere e tenerti in suspense” oppure “Harry continua a essere quell’eroe incapace di far del male che è sempre stato, ma questa volta non è più uno studente diligente che fa quel che gli viene detto dal preside o dagli adulti che stima: ora Harry è adulto e le decisioni le prende da solo, spesso insegnando agli amici e trattando i grandi da pari a pari facendo di lui un adulto”. C’erano altri invece che scrivevano con commenti meno costruiti del tipo “fantastico, il miglior film della mia vita” oppure “eccezionale, fatto benissimo ed uguale al libro” oppure un po più costruiti ancora.
E ora arriviamo al punto, perché, secondo me chi scrive che “è un film fantastico” molto probabilmente non ha apprezzato i libri, oppure proprio non li ha neanche aperti perché se veramente vogliamo confrontare libro e film mi sa che David Yates perde contro la Rowling. Perché, diranno alcuni, beh, semplicemente perché non è possibile mettere un capolavoro della scrittura contro un film che sì, ha vinto alcuni premi Oscar, ma non è paragonabile di certo a un libro che è stato confrontato con le “Cronache di Narnia”, “Il Signore degli anelli” e libri di questo livello. Certamente quelli precedenti erano almeno decenti in confronto al libro ma questo proprio no: mancano tantissime parti essenziali di spiegazioni tra Harry e Silente, il preside della scuola di Hogwarts, mentre invece sono state aggiunte tantissime sequenze di combattimenti per intrattenere, che nel libro non ci sono e più che altro alla fine servono a ben poco mentre le spiegazioni sarebbero state di grande aiuto a chi non aveva letto il libro, anche se cosi si capisce lo stesso, ma di sicuro nel libro è molto più chiaro. Non che voglia dire che è brutto, solo che non e confrontabile al capolavoro della Rowling.
Luca Garofalo – Classe 1E