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Cogestione: un progetto davvero utile o una perdita di tempo?

Nel nostro istituto si è appena concluso il periodo della cogestione: tre giorni ricchi di tornei, corsi e divertimento. Ma è un progetto davvero utile o solo un pretesto per perdere giorni di scuola? Sentiamo cosa ne pensano alunni e professori

di Sara Danese e Daria Gierat

Nei giorni 18, 19 e 20 novembre, nel nostro istituto le lezioni sono state sospese per dare spazio al periodo della “cogestione” durante il quale si sono svolte delle attività organizzate proprio da noi studenti in collaborazione con i professori

Come ogni anno si sono tenuti i tornei di pallavolo, calcetto, ping pong e, per la prima volta, c’è stato anche il torneo di basket a tre. Ma non solo tornei, ci sono stati anche molti corsi, tra i quali quello di karate, di disegno manga, di francese, di educazione alla comunicazione

Molti sono stati anche i progetti dedicati al cinema ed alla musica, come il CineForum, il corso di danze greche, il laboratorio di musica e quello di karaoke. In Aula Magna è stato svolto anche l’orientamento universitario organizzato dai rappresentanti d’Istituto che hanno contattato molti ex-studenti del Da Vinci che sono venuti a parlarci delle loro esperienze post-liceo

Alcuni ragazzi hanno inoltre partecipato o assistito al “Da Vinci’s got talent” dove gli studenti più talentuosi e diligenti ci hanno fatto conoscere la loro passione o la loro arte

In questi tre giorni, “noi del giornalino”, abbiamo deciso di realizzare delle mini-interviste per scoprire cos’è la cogestione secondo i nostri compagni e secondo i professori, ma soprattutto siamo andati alla ricerca della verità: secondo il Da Vinci la cogestione è un periodo importante, formativo e che andrebbe ripetuto, o solo un’occasione inutile durante la quale non si fa altro che perdere lezioni?

A questa domanda la nostra prima intervistata (una studentessa) ha risposto: “penso che la cogestione sia molto utile per riunire i ragazzi e farli staccare un po’ da scuola e dalle giornate di studio pesanti che si affrontano nel periodo precedente alla cogestione. Se organizzata bene, può portare a tanti risultati”. Alcune sue compagne hanno collaborato alla risposta e hanno definito la cogestione “un periodo utilissimo per socializzare e partecipare ad attività molto interessanti che magari non si ha la possibilità di conoscere fuori scuola

La nostra seconda vittima è stata un professore, che ci ha risposto così: “per voi ragazzi forse è davvero un’occasione, però bisogna saperla gestire bene.. La sapete gestire bene?

Uno dei giudici del “Da Vinci’s got talent” ha descritto la cogestione come “un momento importante per rafforzare il gruppo-scuola, per conoscere nuove persone e divertirsi tutti insieme

Successivamente abbiamo intervistato un ragazzo che ha proposto un corso molto interessante. Alla nostra domanda ha risposto: “quest’anno ho proposto il corso di karate e secondo me è molto importante perché può insegnare qualcosa. Ovviamente ho strutturato le mie lezioni in modo non troppo impegnativo, ma piuttosto semplice per insegnare le basi, e dare un incipit per approcciarsi a questa disciplina. Se qualcuno si appassionasse al karate ed iniziasse a praticarlo dopo aver seguito il mio corso a cogestione ne sarei davvero felicissimo. Penso che per molti questo periodo sia una scusa per perdere giorni di scuola e ‘non far niente’, a mio parere però ci sono molti corsi interessanti, quindi credo che la cogestione debba essere vista come un’esperienza utile e formativa

Abbiamo parlato anche con uno studente, la cui schietta opinione ci ha un po’ spiazzate. Dopo aver ascoltato la nostra domanda ha detto: “penso sia un momento che la maggior parte degli studenti sfrutta già come vacanza, solo per svagarsi dopo un mese difficile e impegnativo di studio. Ci sono molti corsi istruttivi come quelli di lingua, o in generale corsi dove puoi imparare tante cose, quindi non è inutile, ma la maggior parte di noi lo sfrutta solo per svago e per gioco

Per ultimo abbiamo intervistato uno dei nostri rappresentanti d’Istituto, secondo il quale “la cogestione è importante perché dà spazio a noi studenti, dà modo di esprimerci nelle nostre passioni e in quello che più ci piace fare, condividendolo con i nostri coetanei. Non è solo una cosa che riguarda noi ragazzi, ma anche i professori, infatti è importantissimo per noi chiedere sempre la cogestione e non l’autogestione, per creare una sorta di continuità nella collaborazione tra alunni e professori anche al di fuori delle lezioni. Secondo me è utile in quanto ci sono tante iniziative in tutti i campi, mirate a fare gruppo, a divertirsi, a fare sport e anche ad insegnare qualcosa… quest’anno persino a chiarire le idee sul futuro grazie all’orientamento universitario. Ci sono, insomma, occasioni di tutti i tipi