di Anna Sartini e Alice Mosca
Per la “Notte nazionale del liceo classico” la classe 2F dell’indirizzo artistico-espressivo ha messo in scena l’ “Iliade al contrario”. Lo spettacolo consisteva nel rappresentare, in modo divertente e paradossale, “al contrario” appunto, due antefatti e una scena dell’Iliade: le nozze di Peleo e Teti con il lancio della mela d’oro e la scelta di Paride, il rapimento di Elena, l’ultimo colloquio di Ettore e Andromaca, prima che lui abbandoni per sempre la moglie e il figlio Astianatte.
La classe ha lavorato suddivisa in tre gruppi e gli studenti si sono occupati di tutto in modo autonomo: dalla stesura del copione, alla regia, alla scelta di abiti e di un minimo di scenografia, alla messa in scena vera e propria. “Il mio intervento – ha dichiarato la professoressa Marina Terrana – si è limitato ad un coordinamento e ad una supervisione, ma i ragazzi hanno fatto davvero tutto da soli”.
Molti ragazzi del corso artistico-espressivo partecipano a corsi e laboratori di recitazione… e si vede!
Erano particolarmente divertenti ed efficaci il Menelao “zeneize” che confonde Troia con Turriggia… e un Paride “cafone” e decisamente antieroico, mentre è stata molto di effetto la doppia interpretazione, in chiave comica e leggera, e poi intensamente drammatica, dell’addio di Ettore e Andromaca.
Gli spettatori al termine dello spettacolo erano entusiasti per la rielaborazione del testo omerico e alcuni hanno assistito più volte alle repliche dell’esibizione.
Abbiamo posto alcune domande a due studentesse della classe: Emma Crovetto, che si è occupata del copione e Gaia Tenti che ha recitato.
Gaia, ti sei divertita a recitare la parte di Afrodite?
E’ stato parecchio stressante, però quando vedi il lavoro finito è una sensazione bellissima.
Prima di entrare in scena eri agitata?
Prima degli spettacoli c’è sempre un po’ d’ansia, però siamo stati tutti bravissimi. La preparazione è stata ottima, i ragazzi erano contenti e la riuscita dello spettacolo ha reso giustizia all’impegno con il quale tutti hanno affrontato il lavoro.