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Da uno studio del professor Venturella: uso e abuso di nuove droghe tra gli studenti

Nel corso degli anni sempre più persone o precisamente più giovani si sono avvicinati al vasto mondo della droga, creando dipendenze difficili da gestire. Pur essendo una tematica molto importante non è l’unica questione che necessita di una soluzione. Infatti, vi sono anche le nuove droghe elaborate con sostanze, talvolta, sconosciute o sperimentali, le assunzioni improprie di farmaci “auto-prescritti” senza ricorrere alla prescrizione di un professionista o il fenomeno sempre più diffuso del doping amatoriale che si serve di “falsi integratori” per migliorare le prestazioni sportive.

Il professor Fabio Venturella, ricercatore dell’università di Palermo e docente di Tossicologia e Farmacologia alla Facoltà di Farmacia, monitorando gli accessi ai principali pronto soccorso della zona, ha condotto uno studio sulla diffusione delle intossicazioni da uso improprio di farmaci, alcool, droghe ed altre sostanze stupefacenti. I casi registrati sono stati più di 2.500 con una prevalenza di individui dai 15 ai 40 anni, mentre all’ospedale “Di Cristina” di Palermo sono stati registrati casi dai 0 ai 5 anni per intossicazione da farmaci.

Per ottenere un quadro della situazione più ampio, il professor Venturella si è premurato di somministrare a 2.831 studenti di diverse scuole di Palermo un questionario in forma anonima dove è emerso che: nell’89% dei casi i ragazzi hanno bevuto per la prima volta alcool all’età di 12 anni, il 75% si ubriaca almeno una volta a settimana e il 48% preferisce bere solo in discoteca, mentre l’85% ritiene indispensabile fare ricorso ad alcool e/o droga per passare una serata “divertente” tra amici. Si è inoltre scoperto che il 30-40% degli studenti (a seconda della zona) assume raramente droghe, il 60% le assume regolarmente ed il 90% di loro preferisce la cannabis.                                    Venturella, in collaborazione con altre case farmaceutiche di Palermo, ha avviato nel mese di settembre un progetto di prevenzione regionale rivolto ad operatori sanitari, farmacisti e a studenti e familiari per fare comprendere gli effetti a breve o a lungo termine che determinate sostanze assunte sempre più frequentemente possono nuocere alla propria salute.

Irene Castro, 4°H