Il femminicidio è un fenomeno presente a livello internazionale che sta colpendo sempre più donne. In Italia, infatti, risale a qualche giorno fa l’omicidio di una donna in seguito ad una lite amorosa.
Il 22 gennaio, a Catania, ho intervistato Giusi Valentina Cappello, donna e madre di famiglia, che attraverso la sua esperienza di vita espone i suoi punti di vista, riguardo il fenomeno precedentemente citato.
Cosa pensi di questo fenomeno che colpisce una donna su tre, nonostante la società in cui viviamo sia così evoluta?
Penso che la causa principale o uno degli aspetti principali sia l’enfatizzazione che un uomo ha colto da questi episodi, ormai si sente quasi in diritto di commettere, come ultima spiaggia, l’omicidio della compagna.
Secondo te, qual è il motivo per il quale le donne spesso non si ribellano o non denunciano questi abusi?
Perché hanno paura, paura di affrontare qualcosa più grande di loro e magari a volte non hanno nemmeno la forza economica, non hanno una famiglia che le sostiene e si sentono abbandonate dalle autorità.
Ti è mai capitato o conosci persone che hanno subito atti di violenza?
No, non in maniera diretta.
In che modo potrebbe essere risolto il fenomeno del femminicidio?
Rompendo il silenzio. Aiutando le donne, anzi le donne devono aiutare loro stesse parlando con chi desidera il loro bene, un membro della famiglia, un’amica o rivolgersi ad un centro antiviolenza. Devono parlare e denunciare.
Giulia Borrello III G
