Intervista a un immigrato guineano

Qual è il suo paese d’origine?
Vengo dalla Guinea.

Da quanti anni è qui in Italia?
Da 16 anni.

All’inizio è stato difficile per lei integrarsi?
All’inizio è un po’ duro per gli stranieri. Mi sono capitati degli episodi spiacevoli ad esempio A Milano quando chiamavo per l’affitto della casa mi dicevano di sì, ma appena mi presentavo e vedevano che ero con un ragazzo di colore dicevano: “No, non affittiamo la casa agli stranieri, dopo trattano male la casa”. Era difficile trovare una casa in affitto.

Per il lavoro è stata dura?
Avevo bisogno di soldi quindi per i primi tempi ho fatto un po’ di tutto,qualsiasi cosa mi capitasse: consegna pizze, l’operaio, il metalmeccanico, ho fatto volantinaggio,badante. Attualmente sono domestico.

Come’è arrivato in Italia?
Io sono arrivato direttamente in aereo con il visto, sono arrivato Roma Fiumicino. Poi da Roma subito sono andato a Napoli, come fanno molti stranieri all’inizio. Dopo pochi mesi mi sono trasferito a milano insieme ad amici.

Secondo lei, perché è così importante anche per un immigrato essere cittadino italiano?
Sono riuscito a prendere la cittadinanza da un paio di anni. E’ molto importante: sia nel mondo del lavoro che per alcuni i servizi pubblici. Ad esempio se non si ha la cittadinanza italiana non si può partecipare ad alcuni concorsi pubblici per certi tipi di lavoro. E ci sono mille altri disagi soprattutto può essere difficile per mio figlio che è nato qui.

E’ stato facile lasciare il paese dove sei nato e cresciuto?
Lasciare i miei amici ,la mia famiglia,la mia casa non è stato per niente facile lasciare tutto e ‘’ricominciare’’ da capo senza nessuno sembra un impresa difficile, ma con la forza di volontà si può fare tutto. È stato difficile ma non me ne pento.

Pensa un giorno di ritornare in Guinea?
Ora come ora no. Sono felice di dove sono arrivato e del futuro che sto riuscendo a dare a mio figlio. Magari un giorno in futuro quando mio figlio sarà grande ci ritornerò.

 

Chiara Perera