In Italia lo spreco alimentare costa 15 miliardi di euro

Ogni anno gli italiani gettano in media nella spazzatura 32 chili di cibo a testa per un valore complessivo di ben 15 miliardi di euro, pari allo 0,88% del Pil. Tra gli alimenti più spesso sprecati figurano pane e verdure, seguiti da bevande analcoliche, pasta, legumi e frutta fresca. Lo spreco riguarda ancora una volta le singole case, tuttavia alcune famiglie sono erroneamente convinte che la responsabilità dello spreco alimentare sia degli edifici pubblici, dalle caserme agli uffici, dalle scuole agli ospedali. Il 5 febbraio 2019 si è svolta nella sede FAO a Roma la sesta Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco, istituita dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con la Facoltà Agraria dell’Università di Bologna che ha partecipato con la campagna Last Minute Market. Andrea Segrè, economista e professore di agraria, nonché fondatore e presidente di Last Minute Market dal 2013, spiega che 821 milioni di persone nel mondo soffrono la fame e una persona su tre è malnutrita, quindi c’è forte necessità di una prevenzione dello spreco alimentare da parte nostra. Il festeggiamento dei primi 20 anni di Last Minute Market è avvenuto durante questa giornata degustando piatti cotti recuperati. Per astenersi dal buttare via soldi con il cibo sprecato un italiano su due controlla se sia ancora commestibile prima di gettarlo nella spazzatura, mentre un italiano su cinque lo dona al vicino di casa. Infine, a Parigi è nata l’idea di Hop Hop Food, una nuova app scaricata finora 16mila volte che consiste nel mettere in contatto sulla piattaforma web chi possiede cibo a sufficienza e chi invece ha difficoltà nel procurarselo, in modo tale che i riceventi possano andare a prendere il cibo in determinati luoghi parigini senza il bisogno di incontrare fisicamente il donatore.
Francesco Cosenza / Liceo Classico Galileo di Firenze