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La promozione sociale passa anche dal pane e dalle macchine per tosare gli alpaca

Ong Iscos, dalla Bosnia al Perù tanti progetti per migliori condizioni di vita e di lavoro

Cooperazione internazionale per combattere la povertà, dare protezione sociale, migliorare le condizioni di vita e di lavoro nei paesi in via di sviluppo. È questo l’obiettivo di Iscos, una organizzazione non governativa nata nel 1990 su iniziativa della Cisl dell’Emilia-Romagna.

Dalle donne della Bosnia ed Erzegovina e della Serbia, agli allevatori di alpaca del Perù. Si tratta solo di due tra i diversi progetti promossi da Iscos. Il primo, “Pita e Pasta di Pace”, è focalizzato sui diritti umani, in particolare quelli delle donne e dei bambini con disabilità. E’ iniziato l’anno scorso, e Iscos vi collabora con diversi partner, riuscendo a riunire donne bosniache, ma anche di altre nazionalità per uno stesso obiettivo: lottare per l’uguaglianza uomo-donna. Grazie a questo col progetto sono state aiutate 900 donne e famiglie in situazioni sfavorevoli. Il progetto è stato costruito come uno scambio culturale, puntando in particolare sulle culture culinarie ed è arrivato anche a Reggio Emilia grazie ai “Mercoledì rosa”, organizzati ogni mercoledì del mese di giugno. E infine, a concludere l’iniziativa, una fiera lo scorso 26 giugno, sempre a Reggio Emilia, durante la quale sono stati messi in vendita piatti tipici di vari paesi, tra cui la pita bosniaca e la pasta italiana

Il secondo progetto, “Perù export”, è focalizzato sullo sviluppo economico del Perù. Si tratta di un incentivo nella commercializzazione delle fibre di alpaca e vigogna di varie regioni peruviane, esportate nel nostro paese per la produzione tessile. Il progetto prevede l’acquisto di 4 kit per la tosatura meccanica e l’accompagnamento tecnico di una veterinaria specializzata per dare una mano agli allevatori. Grazie a questo sono stati aiutate 1000 famiglie di produttori.

Alessia Andrea Cannavò, Mamadi Kourouma, Katerina Bita