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PROGETTO ANGELICA: dai deputati ai banchi di scuola, NO alle discriminazioni

Teresa Astiaso Garcia, Greta Farioli Vecchioli, Nicole Martina Fischetti,

Viola Paglione, Elena Maria Possati , Rosa Alma Romano, Emma Tomassini

Roma, 26 marzo – “L’Associazione Progetto Angelica nasce dalla volontà di otto donne impegnate sulle pari opportunità per migliorare la condizione professionale delle donne, combattere il sessismo, il bullismo, il femminicidio”, hanno detto in apertura dei lavori Lucia Battiston e Paola d’Elia, socie fondatrici e organizzatrici dell’evento che si è svolto nella cornice della Sala della Lupa di Palazzo Montecitorio”.

“Nell’era del web e dei social i giovani vanno tutelati – ha evidenziato l’On. Anna Rita Tateo – Per prevenire il cyberbullismo, si sta lavorando sul ‘Codice Rosso’, una legge contro il cyberbullismo in corso di approvazione”. Mentre, Marco Zonetti, giornalista ed opinionista tv, ha raccontato il mito di Pandora, figura femminile negativa, ingannatrice e portatrice dei mali per l’umanità, tranne la speranza, gioia per tutti. Con Cesare Pastarini, giornalista e co-fondatore di “Maschi che si immischiano”, si è compresa la responsabilità maschile nelle discriminazioni di genere, “noi maschi siamo il problema e noi siamo anche la soluzione”. Sul bullismo sessuale attraverso la pubblicità “in Italia le donne vengono inquadrate solo dal basso e riprese seminude”, Annamaria Arlotta, fondatrice di ‘La pubblicità sessista offende tutti’, con alcune foto ha spiegato l’arretratezza culturale italiana rispetto ad altri paesi del nord Europa, mentre Marco Zonetti ha precisato “non bisogna neanche colpevolizzare la bellezza, le donne possono essere belle e professioniste allo stesso tempo, così come possono essere madri o single, basta che siano se stesse”.

“Per cambiare la società si deve partire dalla scuola perché nell’educazione al rispetto reciproco si rifletta, anche, su quello di genere”, ha proseguito Lucia Battiston. Ed è per questo che la Sinopoli e i suoi studenti sono stati invitati a dare testimonianza dei percorsi di cittadinanza in atto per prevenire ogni forma di discriminanzione. “Bisogna porsi il problema prima che il fenomeno si manifesti, cercando di agire in modo che, attraverso le discipline, si formi la persona in grado di vivere con gli altri in salute e serenità”, ha commentato la docente Paola Spinelli che ha lasciato la parola ai suoi studenti. “Per essere immediati e veri abbiamo scelto un video che racconti, non solo con le parole, ma anche con le immagini e la musica il nostro percorso di integrazione come integrazione di tutti, nessuno escluso”, ha detto Greta. “In classe abbiamo un compagno speciale, Giulio, un bambino autistico che ci ha insegnato, per esempio, a regolare il volume della voce”, ha proseguito Arianna. “Noi, che suoniamo in orchestra, insieme al nostro strumento riusciamo a vivere appieno i significati dei brani, perché ogni melodia porta con sé un messaggio diverso, e ogni volta che si suona si fanno uscire da un semplice pezzo di carta il carattere, l’emozione, la meraviglia del suono e della musica. L’integrazione e la musica sono quasi sorelle, grazie alle note i musicisti si incontrano e condividono una passione. Durante l’esecuzione di un brano, anche le diverse note riescono a dialogare tra loro, litigano, si rispondono a vicenda, sussurrano.”, ha spiegato Ginevra. “Quando suoniamo riusciamo ad essere una persona sola che suona più strumenti. I difetti di ognuno di noi sono diventati punti di forza per tutta la classe”, ha aggiunto Emma. “Oltre ad essere neutrale, unisce le persone, abbatte i muri, innalza amicizie ed amori”, ha concluso Francesco.

L’evento si chiude con le premiazioni e un riconoscimento alla Scuola e alla professoressa Paola Spinelli per la lotta al bullismo e l’educazione dei ragazzi all’intelligenza emotiva.

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Foto: Federico Guberti / Elena Matteucci
Roma
Photo: Federico Guberti / Elena Matteucci