Disagio adolescenziale: come aiutare i giovani

Fa sempre più discutere l’opinione pubblica, il disagio che si prova durante gli anni dell’adolescenza. Un periodo dal quale ognuno di noi nella propria vita è obbligato a passare e nel corso del quale in noi si  manifestano molti mutamenti fisici e, soprattutto, psicologici cui inizialmente non ci si rende conto. Questo disagio, come sappiamo tramite giornali e telegiornali che hanno reso notizie pubbliche negli ultimi anni, ha portato alcune sue “vittime” al compimento di gesti estremi autolesionisti tra cui, il suicidio. Da qui, sono stati effettuati studi per trovarne le cause. E’, inoltre, aumentato il livello di allarme sociale. Secondo alcuni studi effettuati, l’adolescenza è descritta come un periodo in cui si presta molta importanza ai giudizi altrui e si mettono alla prova i propri limiti.
Il suicidio, nella maggior parte dei casi, è frutto di un “desiderio” coltivato nel tempo ed è visto dalla “vittima” come una via di fuga da uno o più problemi che potrebbero essere temporanei ma per cui non si riescono a trovare soluzioni.
L’idea del suicidio può nascere tramite diversi fattori quotidiani, come una brutta condotta scolastica, problemi in famiglia o cattivi rapporti con altri coetanei, che portano la vittima di tutto ciò in uno stato di isolamento interiore, dal quale è molto difficile tirarsene fuori.
Ci sono diversi comportamenti che vengono indicati ai genitori per evitare che questa fase della vita diventi qualcosa di letale. Prima di tutto quello di monitorare la situazione sotto diversi punti di vista,come quello delle reazioni dell’adolescente davanti a fatti spiacevoli e la frequenza con la quale essi accadono.
Un altro è quello riguardante il livello di autostima. Spesso si raccomanda ai genitori di provare simpatia per lui,immedesimandosi nel suo stato di sofferenza,di incoraggiarlo quando si sente in difficoltà,di aiutarlo a ripartire dopo un’errore o una sconfitta e di accompagnarlo verso il conseguimento dei suoi obiettivi.


Testo e foto di Andrea Sacco, III BSA