L’oceano per combattere i cambiamenti climatici

 

di Beatrice Lupi

L’oceano,anche chiamato Pianeta Blu,ricopre più del 70% della superficie della Terra. Tuttavia solo circa il 10% è stato esplorato dall’uomo e ancora oggi non sappiamo molto sui fondali e sugli abissi. Nonostante la ridotta conoscenza dell’uomo,sono proprio gli oceani che ci permetterebbero di combattere il cambiamento climatico. Infatti gli oceani assorbono l’anidride carbonica e il calore in eccesso generato dalle emissioni di gas serra prodotte dall’uomo, ma questo complesso ecosistema ci aiuta anche in altri modi. Ad esempio grazie agli escrementi delle balene la crescita del fitoplancton (come le alghe) è facilitata. Questi organismi vegetali assorbono la CO2 in atmosfera e la trasformano in carbonio organico,che si sedimenta sui fondali marini. Inoltre il fitoplancton,che compie la fotosintesi clorofilliana,produce ossigeno. Quindi possiamo dire che i due polmoni del mondo sono le foreste e gli oceani. Tuttavia,a causa dei cambiamenti climatici dovuti all’uomo,le acque si stanno riscaldando e acidificando e stanno provocando danni all’ecosistema marino. Una conseguenza del riscaldamento e dell’acidificazione degli oceani è “l’effetto sbiancante”, che porta alla morte dei coralli. Le barriere coralline sono la “casa” dei pesci pagliaccio e degli anemoni. Proprio per questo,quando un corallo muore gli anemoni scompaiono e i pesci pagliaccio,che vivono in simbiosi con gli anemoni e dipendono da essi, non hanno più una “casa” e una fonte di nutrimento. Inoltre il cambiamento climatico è un pericolo per le tartarughe marine. Infatti,oltre all’innalzamento del livello del mare e agli eventi meteorologici estremi che mettono a rischio le spiagge dove nidificano,oltre alla perdita delle barriere coralline che sono fonte di nutrimento per alcune specie di tartarughe marine, l’innalzamento delle temperature provoca un cambiamento nella temperatura della sabbia. Poiché rettili,il calore della sabbia influisce sul genere delle uova e gli scienziati credono che, con l’aumento delle temperature della sabbia,nasceranno più esemplari femmina. Questo porterà a un pericolo alla riproduzione e al futuro delle tartarughe marine. Le tartarughe sono anche minacciate,come tutte le altre specie marine, dall’inquinamento da plastica e dalla pesca intensiva,infatti solo un esemplare di tartaruga su 1.000 diventa adulto. Il Pianeta Blu ci può aiutare contro il cambiamento climatico,ma solo se ce ne prendiamo cura.