di Giorgia Mori, 1B
Pochi giorni fa, durante la notte nazionale dei licei classici, il liceo A. D’Oria ha aperto le sue porte a un pubblico di tutte le età, intrattenendo gli ospiti con innumerevoli spettacoli organizzati da studenti e professori, che hanno cercato di far entrare per qualche ora nel mondo classico chi non lo conosce o chi magari, nel tempo, se n’è scordato.
Fra gli spettacoli esposti nella serata, apprezzabile è stato quello della classe 2F, “Amor c’ha nullo amato“, celebre verso citato da Dante nel canto V dell’ Inferno (v. 103).
Il filo conduttore dello spettacolo era l’amore nelle varie epoche, interpretato da diversi poeti; il primo citato dai ragazzi è stato Dante nella Divina Commedia e il suo amore verso Beatrice, poi Catullo con l’amante Lesbia nel 55 a. C. , che nei carmina 51 e 85 è chiamata così in onore della poetessa Saffo, proveniente dall’isola di Lesbo, molto cara a Catullo. Per ultimo, viene raccontata Saffo, e successivamente letta e poi tradotta una sua composizione sull’amore, in lingua greca, e due carmina di Catullo, in lingua latina. Tra le varie poesie e la narrazione, i ragazzi hanno proposto al pubblico alcune canzoni di Antonello Venditti, come ” Ci vorrebbe un amico” e “Compagno di scuola” che nel testo citavano i versi di Dante.
L’ esibizione dei ragazzi è stata interessante e allo stesso tempo coinvolgente e a tratti comica, la classe ha lavorato a questo progetto per circa un mese, imparando a memoria brani e interpretandoli come i poeti di quel tempo, la scelta degli argomenti esposti è stata dettata dal voler accostare idee di “amore” sotto diversi punti di vista e secondo autori molto famosi e con stili differenti.
Infine, i ragazzi della 2F hanno spronato gli alunni delle medie presenti, amanti dell’ arte e del teatro, a frequentare il loro corso, l’indirizzo artistico creativo, in quanto diverso e più aperto al mondo della libera espressione rispetto agli altri indirizzi di studio presenti nel liceo classico.