Napoli: 1* aprile 2020, gli effetti della quarantena dopo un mese
Abbiamo realizzato un’intervista tra noi per dare sfogo ai nostri pensieri riguardo la situazione drammatica mondiale. Per esprimere meglio le nostre riflessioni, abbiamo deciso di indicare qual é, secondo ciascuno di noi, la parola che piú si addice a questo periodo.
M: Assillante
Vivo questo periodo tra alti e bassi, a volte mi piace fare divertire gli altri e me stesso per alleviare la noia; ammetto però che per un terzo della giornata vivo nella noia tremenda, noia dei miei pensieri che vagano sempre più verso idee talvolta angoscianti.
Nonostante ciò ho stabilito in questi giorni un rapporto davvero inaspettato, ma che mi risolleva dai continui “tormenti adolescenziali”, con una persona con la quale non avrei mai pensato di interloquire.
Non é però l’unica novità di questa quarantena: ho scoperto di avere una Mamma prossima a diventare Masterchef e un Padre che tra un po’ potrebbe diventare Presidente del consiglio. Cosi mi dico spesso ”Suvvia mi sa che sono davvero fortunato!”
La cosa che però ho compreso di più in questo arco di tempo é sapere adesso chi mi manca davvero e di chi farei volentieri a meno; insomma mi sono accorto di essere un tipo che oscilla tra i semplici pensieri , forse solo sciocchi e divertenti, e le riflessioni più “complesse ”
L:Pazzia
La parola che meglio può descrivere come sto passando la quarantena è: PAZZIA. Non mi è mai capitato di stare chiuso in casa per un periodo così prolungato, e credo letteralmente di essere “impazzito”. In questi giorni ho scoperto molte cose su di me: prima di tutto ho capito che in una mia vita precedente sono stato un cuoco. Infatti sono riuscito a cucinare delle pietanze che nemmeno Carlo Cracco prepara a Masterchef. Poi ho conosciuto due amici, che ormai per me sono inseparabili. Volete sapere chi sono? Beh si chiamano Netflix e Disney+. Ovviamente questo periodo, mi ha lasciato anche molto tempo per riflettete e capire che la situazione ci è completamente sfuggita di mano. Noi ragazzi, il mese scorso, spesso ci trovavamo a ridere e scherzare su questa tremenda malattia, ma solo ora che sta colpendo anche l’Italia abbiamo compreso la gravità della situazione. Oggi contiamo quasi tredicimila morti, ma molti continua no a ignorare la legge emanata dallo stato, mettendo in pericolo se stessi, ma soprattutto tutti gli italiani. La nostra generazione vorrebbe cogliere la prima occasione per uscire dalle quattro mura di casa, ma non lo fa perché sa che un comportamento simile mette a rischio l’Italia intera. Perciò chiedo a tutti voi di stare a casa e di uscire solo per lo stretto necessario e indispensabile, perché più siamo uniti in questa situazione, e prima ne usciremo.
F:Impressionante
Mentre scrivo queste parole percepisco in me una stranezza mai provata prima: normalmente sarei contento di non dovermi sottoporre a interrogazioni e compiti in classe ma la situazione si è protratta troppo a lungo. Mi mancano determinate facce o è forse l’atmosfera della scuola a mancare ? Non so, ma una cosa che sicuramente non mi manca è la sveglia la mattina presto che mi perseguita pure in quarantena.
Nel tempo successivo alle lezioni online si fa quel che si può: un po’ di allenamento o una videochiamata con gli amici per non parlare del caldo abbraccio di film e serie tv. Questo è il momento di riprendere vecchi hobby messi da parte per il poco tempo avuto in precedenza e questo sinceramente non mi dispiace.
Vedere ogni giorno il resoconto del Tg in attesa di qualche miglioramento è veramente deprimente, fortuna che ci sono i meme sui social a bilanciare la situazione. Siamo in quarantena ormai da poco meno di un mese e tutte le pellicole e i grandi eventi dell’anno sono stati spostati o peggio cancellati e in questa situazione non aiuta. Chi mai si sarebbe aspettato di vivere una cosa del genere nella propria vita ? Una pandemia globale. Impressionante, non è vero ?
S: Creare per Campare
Mi reputo un ragazzo molto creativo ma anche pigerrimo, infatti se potessi cambierei il mio segno zodiacale con il bradipo. Il problema è che per colpa della mia pigrizia molte genialate che passano per la mia testa spariscono nel nulla. Nonostante la mia pigrizia ho molte passioni, la più grande è il calcio. Giocherei a calcio dalla mattina alla sera, i miei amici mi reputano forte ma io non mi reputeró mai all’altezza (non è vero, lo dico per fare il modesto: sono un fenomeno). Sono sempre stato abituato a giocare con palloni di cuoio, completini, scarpette originali… Ora che non mi posso muovere di casa ho dovuto trovare un metodo creativo per giocare, quindi ho buttato dal balcone la pigrizia ed ho creato un campo nella mia stanza. Ho sostituito il mio amato set da calcio con ciabatte, palla di spugna, e porta di plastica riciclata: ovviamente c’è una grande differenza tra la mia stanza e il campo, ma almeno così mi tengo un po’ in allenamento e impegno qualche ora.Anche se stiamo attraversando un brutto momento non dobbiamo mollare, fate come me trovate metodi geniali per ricreare i vostri hobby, non fate che le quattro mura delle vostre case diventino un ostacolo.
A cura di Matteo Calitri, Luca Vitolo, Simone Capasso, Francesco Marasco, Salvatore Giunta e Luigi Valiante 3N Classico 2.0 – liceo G.B. Vico Napoli