Tempo di Coronavirus, tempo di cambiamenti

 

E’ chiaro che il  Coronavirus sta cambiando profondamente le nostre vite e il nostro futuro e ci auguriamo, sinceramente, che questa sia un’opportunità di miglioramento e non un’occasione di isolamento ed emarginazione reciproca.

Si tratta di una crisi globale che, per la prima volta, investe anche paesi ricchi ed industrializzati e ci insegna che siamo tutti uguali, siamo comuni mortali, e non è valido il pensiero “a me non può succedere”.

Inizialmente sembrava una cosa lontana da noi, che interessava solo la Cina, ma nel giro di qualche mese ci siamo dovuti ricredere. Infatti proprio nel momento in cui stavamo pensando di essere esclusi da questo flagello, l’Italia è stata colpita in maniera violenta: non stiamo qui a sottolineare le ragioni, le colpe, le mancanze, vogliamo invece evidenziare che,oltre alla malattia e alla morte fisica di tantissime persone, questa pandemia ha generato tristezza, angoscia, disperazione con  il risultato di una nazione letteralmente “in ginocchio”.

Siamo stati colpiti tutti, nessuno escluso, ma sicuramente i soggetti più deboli hanno subito le maggiori conseguenze: persone con pregresse malattie, anziani e tutto il personale sanitario che, all’inizio, è stato mandato ad affrontare la battaglia senza armi.

L’effetto è stato devastante: gli ospedali strapieni, il personale sanitario insufficiente, la mancanza di macchinari, tantissimi morti, la reclusione forzata di tutta la popolazione, l’economia ferma! E’ come se il mondo fosse sospeso in attesa di una rinascita.

Ma quali sono gli insegnamenti che questa situazione ci ha trasmesso?

L’insegnamento principale che sicuramente abbiamo tratto da ciò è che nessuno è veramente al sicuro e la salute è un bene che va difeso a tutti i costi: basta con la continua sfida che l’uomo lancia alla natura, siamo perdenti in partenza! Adesso che siamo costretti a casa, la natura sta riprendendo pieno possesso del suo territorio; impariamo a convivere con essa pacificamente, non oltrepassiamo il confine fra la convivenza e l’abuso o saremo nuovamente puniti!

Un altro insegnamento fondamentale è la riconquista dei rapporti sociali e dei veri valori. Questo distanziamento sociale ci ha fatto apprezzare di nuovo i veri sentimenti: amicizia, amore, generosità, carità. Ci ha messo tutti sullo stesso piano, poveri e ricchi, giovani e anziani, colti e analfabeti: oggi si riparte dalla coscienza di ognuno di noi, non c’è spazio per l’odio, per le invidie, per le rivalità. Utilizziamo questo momento per riflettere sulla nostra vita, su ciò che vorremmo continuare a fare, su ciò che dobbiamo cambiare.

Cogliamo l’occasione per apprezzare anche le cose più banali, più scontate soprattutto per noi giovani: stare in famiglia, condividere un momento di svago con gli amici, andare a scuola. Ecco questa forse è la cosa che più ci manca….andare a scuola! Perché la didattica a distanza ci aiuta a riempire le nostre giornate vuote, ma il rapporto quotidiano con i nostri compagni e i nostri professori è insostituibile! Ci mancano tutti i nostri professori, quelli simpatici, quelli insopportabili, quelli belli e quelli brutti! E nella speranza di tornare presto alla nostra normalità, seppur nel rispetto di regole diverse, vogliamo riportare questa affermazione di Martin Luter King  ”Abbiamo imparato a volare come gli uccelli, a nuotare come i pesci, ma non abbiamo ancora imparato la semplice arte di vivere insieme come fratelli.” Questo è l’augurio che vogliamo rivolgere ai nostri coetanei ma anche agli adulti perché questo diventi davvero un tempo di cambiamenti.

Annachiara Spinosa, Giulia Carota, Claudia D’Agostino

3°I Liceo Linguistico “G. Vico” Sulmona