“SOGNA, RAGAZZO SOGNA” di R. VECCHIONI: commento

“Sogna ragazzo sogna” è un brano scritto da  Roberto Vecchioni nel 1999.

Chiamare brano questo testo è riduttivo, poiché si tratta di una vera e propria lezione di vita. Un testo bellissimo ed altamente significativo che offre la possibilità di riflettere: intento che un vero cantautore dovrebbe sempre coltivare, al momento della composizione. È un incitamento ai giovani a non lasciarsi andare, a non abbandonare a se stessi i propri sentimenti, ma a far sí che essi crescano, ad essere disposti a correre qualche rischio pur di affermare le proprie idee, infine, a vivere la vita con orgoglio e dignità, affrontando con positività e coraggio tutte le sfide che essa ci pone. “Sogna ragazzo sogna” è ispirata ad una poesia del compositore turco Nazim Hikmet intitolata “Alla vita”. Hikmet, per difendere i propri ideali, ha vissuto diversi anni in carcere, fino a subire l’esilio dal proprio Paese. La canzone presenta vari aspetti profondi ed importanti, ma il più significativo, quello che, secondo noi, resterà nella storia della canzone d’autore italiana, è rintracciabile nei versi in cui Vecchioni esalta la bellezza e la grandezza della vita: “La vita è così forte che attraversa i muri per farsi vedere, la vita è così vera che sembra impossibile doverla lasciare, la vita è così grande che quando sarai sul punto di morire, pianterai un ulivo, convinto ancora di vederlo fiorire”. Nella strofa conclusiva, il cantautore immagina di aver lasciato ad un ragazzo il testo di una poesia, a cui manca un solo verso, che egli può completare come vuole. È come se dicesse agli adulti di “mettersi da parte” e lasciare che i ragazzi facciano le loro scelte e prendano liberamente le loro decisioni.

Il mondo che abitiamo, da diverse settimane a oggi, si è quasi trasfigurato. A causa di un’infida minaccia invisibile, abbiamo cambiato, senza volerlo, le nostre abitudini quotidiane, il modo di relazionarci con gli altri, di lavorare, di stare a casa.  Una cosa è importante, però: non smettere mai di sognare neanche in questo momento, proprio come ci insegna Vecchioni con queste strofe meravigliose. Quando si è bambini, adolescenti, ragazzi e ragazze, dunque, il sogno è la linfa che nutre ogni giorno: allo stesso tempo, crescere per trovare il proprio posto nel mondo, e vivere la bellezza di quel che è intorno a noi, rappresenta anche la sicurezza di poterlo realizzare.

Andrea Berardi e Giorgia Pili, Scuola Secondaria di I grado di Tornareccio