LA LIBERTÀ SI CONQUISTA ATTRAVERSO LA SCUOLA

Oggi ancora una volta la nostra scuola, l’Istituto Superiore Gaetano Arangio Ruiz di Augusta, ci ha regalato una bella lezione di vita. Infatti in occasione della Giornata della Legalità la prof.ssa Rosanna Bellistri, in sinergia con l‘associazione Libera, ha promosso per noi alunni delle classi quinte una conferenza  on line  per ricordare le vittime  della Strage di Capaci: il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli uomini della sua scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

L’evento ha visto come relatori due giovani volontari di Libera, Giacomo Carpinteri e Aurora Di Grande, il dottor Salvatore Raffa, presidente del Centro Servizi per il Volontariato Etneo, la dott.ssa Lauretta Rinauro, presidente provinciale di Libera, e la nostra dirigente prof.ssa Maria Concetta Castorina. Ed è stata proprio lei ad aprire la conferenza, salutando gli ospiti e introducendo il tema della giornata, una delle tante perle di saggezza che abbiamo ereditato da Giovanni Falcone: “Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il suo dovere”.

Abbiamo ascoltato Arianna e Giacomo, ventiduenni con un grande senso dell’impegno civile, che nonostante siano studenti universitari (Giacomo era collegato da Varsavia dove si trova per un Erasmus), trovano anche il tempo per essere volontari di Libera, l’associazione che da venticinque anni combatte contro ogni forma di mafia.

Proprio questo anno scolastico gli studenti del Ruiz avrebbero dovuto partecipare a Palermo alla marcia di Libera del 21 marzo. Non è stato possibile a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus, ma almeno ci consola il fatto di aver conosciuto di persona don Luigi Ciotti, grazie ad un incontro organizzato da Libera ad Augusta per le due scuole superiori della città.

Siamo rimasti affascinati dalla grandezza morale di questo uomo che con semplicità parla di temi fondanti il vivere civile, mettendo a nudo le connivenze, le illegalità, senza scendere a compromessi.

La stessa convinzione che abbiamo ritrovato nei nostri relatori di Libera e nel dottor Raffa del CSVE, che in particolare si è soffermato sul valore del volontariato, sull’importanza di donare il proprio tempo per una giusta causa, una società, più equa, più a misura d’uomo.

“Ognuno faccia il proprio dovere”. È questa la chiave di volta. Se vogliamo far sopravvivere la memoria di Falcone, di Borsellino e delle altre vittime della mafia, ognuno nel suo piccolo deve fare la sua parte, senza trovare scorciatoie, nel rispetto della legalità, delle regole, dell’ambiente, della libertà di pensiero… Iniziative come queste a scuola sono fondamentali: educare i giovani a diventare  cittadini attivi e responsabili significa rendere onore a chi è caduto nella battaglia contro la mafia, significa vivificare i loro insegnamenti e continuare  la loro lotta per la  libertà.

Quindi ancora grazie alla dirigenza e ai docenti per essere sempre in prima linea nell’educazione ai valori della convivenza civile, che è fatta di diritti e doveri verso gli altri. Adesso tocca soprattutto a noi studenti dell’ultimo anno di spiccare il volo, dimostrando con le nostre azioni la bellezza della cultura della legalità. Il nostro imperativo categorico deve essere pensare e comportarsi da uomini liberi, onesti e innamorati della vita.

Luca Amato VAL, Roberta Di Bartolo VCL