La partita sospesa

13 maggio 2018, penultima giornata di campionato di Serie A, Stadio Marassi (Genova), Sampdoria – Napoli  0 – 2; nonostante quella vittoria, il titolo di Campione d’Italia andò alla Juventus che nel frattempo aveva pareggiato contro la Roma, così facendo vinse il suo settimo scudetto consecutivo, per i Napoletani questo fu solo uno dei due eventi tristi di quella giornata.

L’altro sono stati dei cori razzisti, da parte dei tifosi “blucerchiati”, rivolti al difensore partenopeo Kalidou Koulibaly (che poche settimane prima fece parlare di lui per un gol con un colpo di testa in salto, sembrava quasi volare, da calcio d’angolo, contro la Juventus e che determinò la vittoria della ex-squadra di Maurizio Sarri) l’arbitro Claudio Gavillucci (arbitro di Serie A dal 2013 al 2018, oggi arbitro della Federazione Inglese), all’udito di questi cori, fece immediatamente fermare la partita; partita che poi riprenderà e finirà con la vittoria, inutile, del Napoli.

Dopo la fine di quella stagione, Claudio Gavillucci fu squalificato dalla AIA (Associazione Italiana Arbitri), la sua squalifica fu revocata nei primi mesi del 2019, per poi venire riconfermata neanche due mesi dopo. Nel marzo del 2020 esce il suo libro “L’uomo nero, le verità di un arbitro scomodo” in cui egli racconta anche della partita della penultima giornata di campionato che egli fece sospendere “Sì, caro Lorenzo Insigne, faccio sul serio: sospendo Sampdoria-Napoli. Con un fischio spengo lo spettacolo, impongo il buio qui e sugli schermi delle televisioni” è solo una frazione di ciò che disse all’attaccante napoletano e della Nazionale italiana, come riporta anch’egli nel suo libro autobiografico. 

Alessio Di Maio

12Q Liceo G.B. Vico Napoli