• Home
  • Blog
  • Articoli
  • “Il cuore in gola, la piattaforma online, il sogno…Ecco il mio esame di terza media nell’anno del Covid”

“Il cuore in gola, la piattaforma online, il sogno…Ecco il mio esame di terza media nell’anno del Covid”

Quest’anno molti studenti hanno dovuto affrontare, come me, l’esame di terza media nell’emergenza portata dal Covid. La mia scuola, già durante i mesi della didattica a distanza, ci aveva avvertito sulle diverse disposizioni che la ministra avrebbe potuto adottare. Ad esempio far scrivere a tutti un elaborato da presentare via email, escludendo così la prova scritta in presenza, oltre che gli invalsi già precedentemente annullati a causa della quarantena. Io l’esame l’ho sostenuto il 15 giugno scorso e probabilmente sarei stata meno in ansia se gli esami fossero stati in presenza, considerando anche che la piattaforma che abbiamo usato per la didattica a distanza aveva dato molti problemi, soprattutto verso la fine della scuola.

Mentre attendevamo gli esami ogni giorno usciva un’ipotesi diversa, tutto cambiava poiché non si avevano ancora notizie certe, si sapeva solo che i maturandi avrebbero svolto l’esame in presenza. Finalmente uscite le disposizioni ufficiali, ovvero che avremmo sostenuto l’esame online, i professori hanno comunicato a noi studenti le date: quella della consegna dell’elaborato e dell’esame finale.

Confrontandomi con delle mie amiche ho scoperto che ogni scuola aveva diverse regolamentazioni: alcune dovevano consegnare un file multimediale e poi esporlo il giorno della prova orale, ed altre scuole, come la mia, avevano deciso di farci consegnare una tesina il 5 giugno  e preparare un file multimediale per esporre il nostro argomento.

Durante l’esame i testimoni non c’erano poiché i docenti hanno spiegato: “Questo non è un esame, ma una presentazione”. Mentre parlavo ero molto emozionata e credo che questo lo abbiano percepito anche i professori.

La scelta dell’argomento io l’ho fatta seguendo ‘il mio sogno nel cassetto’, mi sono preparata sul Paese in cui vorrei vivere un giorno, ho parlato degli Stati Uniti d’America e i professori alla fine della prova mi hanno detto: “Non arrenderti, segui i sogni”. Ora sono in vacanza e mi sento il cuore leggero. E’ stato faticoso il periodo della didattica a distanza e l’esame.

La notte tra il 23 e il 24 giugno, allo scoccare della mezzanotte, ero sul mio registro elettronico, con il cuore in gola. Sono molto fiera,  soddisfatta del percorso fatto e grata delle parole di coraggio dei miei professori, che mi sono stati così vicini.

Germana Sofia