La didattica a distanza vista da vicino

Intervista a due studenti liceali

La Dad ( Didattica a distanza) è stata introdotta con l’avvenire del lock down, risalente al 12 Marzo. Si tratta di una forma di insegnamento ideata dall’istituzione scolastica per difendersi dalla pandemia, che pian piano stava coinvolgendo il mondo intero. Per garantirne la massima efficacia è stato necessario l’utilizzo di piattaforme per la comunicazione, come meet, zoom e google classorum, dove i professori sono stati in grado di interagire con gli studenti sia visivamente sia colloquialmente.

Quest’argomento è stato fonte di grande dibattito tra i professori e tra i dirigenti, ma soprattutto tra gli studenti: infatti oggi riporterò due interviste fatte a due studenti del Liceo Classico Torquato Tasso di Roma.

L’intervista fatta al primo alunno, Eugenio, si può riassumere in una frase “ La scuola non è stata all’altezza della crisi, in quanto ha ideato un sistema debole che ha svilito il proprio lavoro e quello degli studenti “. wQuets Questa frase è il cuore del suo pensiero, in quanto, secondo lui, ci sono stati molteplici errori commessi dai dirigenti. Primo fra tutti la valutazione finale: consisteva in una media tra il voto in presenza, ossia la valutazione presa durante il periodo di pre quarantena, il voto della dad, media dei voti presa durante la quarantena ed infine, il voto di partecipazione il grado di attenzione durante le lezioni. La sua protesta è rivolta a coloro che disponevano di molteplici valutazioni in presenza, mentre molti altri (come lui) avevano solo un voto, che spesso era negativo. Quello di cui ci si lamenta è che non è stata data la possibilità a tutti di aumentare e/o diminuire la media acquisita nel periodo di frequenza pre-covid. In questo modo chi aveva avuto una sola valutazione, è rimasto con quell’unico giudizio senza alcuna possibilità ne di andare avanti ne indietro. Si sarebbe dovuto adottare lo stesso metro di giudizio sia in presenza che on line per dare la possibilità allo studente di saggiare la propria preparazione. Questo secondo Eugenio è stato il problema principale di questo nuovo mezzo di insegnamento, per cui lui si augura che tale metodo l’anno prossimo possa essere solo un brutto ricordo.

 

Dopo aver ascoltato l’opinione di Eugenio, passiamo ad un suo compagno di classe Vittorio. Al contrario di Eugenio, Vittorio ha elencato anche degli aspetti positivi della dad come per esempio il fatto di avere meno ore rispetto al normale e quindi di riuscire ad assimilare più cose di quando si stava effettivamente a scuola. Nel suo caso ogni mattina aveva 4 ore invece delle 6 previste, però doveva faticare il doppio in merito alla preparazione individuale, poiché era obbligato a recuperare gli argomenti non svolti in classe. La sua più grande lamentela riguarda i professori; a detta sua molti insegnanti non sono stati in grado di adeguarsi al nuovo sistema, infatti facevano tantissima confusione per caricare il materiale multimediale e anche su come avviare una video lezione. Per questo motivo si è trovato il 20 di Maggio a dover recuperare tutto il programma di una materia, per sua fortuna non molto impegnativa. Un secondo aspetto negativo è stata la disinformazione dell’istituzione scolastica, perché la ministra Azzolina non è stata subito chiara su come procedere sulle valutazioni, poiché fino a Maggio si era deciso di attuare il sei politico, invece è stata messa in atto una media che verteva su più fronti valutando l’alunno nella sua intierezza. Infine Vittorio ha risentito tantissimo dell’ambiente in cui era costretto a lavorare, senza compagni, che, secondo lui, sono una parte fondamentale della scuola, per questo si augura fortemente che la scuola possa a settembre ripartire normalmente a Settembre.

Umberto Giordani