Tra musica e poesia: nella provincia dell’anima

Mercoledì 17 gennaio alcune classi del nostro Istituto hanno avuto la possibilità di fare un’ uscita didattica in piazza Rossetti. Le classi hanno seguito diversi laboratori e conferenze proposte nell’ambito del Festival della Scienza Ad/ventura. Presso la Sala Aldo Moro, i ragazzi hanno seguito “Nella provincia dell’anima”, show tra musica e poesia, di Antonio Mastrogiorgio, cantastorie, poeta, musicista, coordinato dalla prof.ssa Patrizia Ciccarella. L’incontro con Mastrogiorgio è stato molto significativo. Grazie alle sue poesie e alle sue canzoni, ci ha permesso di entrare in quello che lui definisce il suo piccolo mondo. Antonio Mastrogiorgio ci ha portato un pezzo della sua vita, il suo libro di poesie intitolato “E’ finita la gioventù” in cui racconta a noi, giovani ragazzi, alcune situazioni da lui vissute quotidianamente nei suoi primi vent’anni di vita
.  La Prof.ssa Ciccarella ha piacevolmente letto alcune delle sue poesie su argomenti comuni a ragazzi di tutte le epoche: i viaggi attraverso i libri, i luoghi di calma e felicità, i viaggi in autobus ed altri piccoli frammenti di vita. Nell’ introduzione, Antonio paragona il libro ad un vascello che ci porta alla scoperta di mondi lontani su cui anche un povero può salire e gioire del viaggio. Antonio è un ragazzo semplice, nato e vissuto in un piccolo paesino del Molise, Pietra Catella; non aveva un bel rapporto con la scuola che frequentava, il professionale poiché non affine a quella che lui poi ha scoperto essere la sua strada. Una poesia ci racconta il suo rapporto con uno dei suoi luoghi speciali, la stazione di Riba Bottoni ormai dismessa, ambiente che sin da adolescente lo ha affascinato con i suoi piccoli dettagli. In quel luogo di partenza e ritorno sono racchiusi ricordi indelebili, senza tempo carichi di emozioni  dove il cuore riposa e l’ansia scompare. “Sul pullman delle 7:05” è il titolo di un altro suo testo.
 
Ogni mattina il pullman lo portava a scuola a Campobasso e durante il tragitto non ripassava la lezione del giorno, bensì scriveva poesie su tutto ciò che catturava la sua attenzione prima che la “folla” come la definisce lui, ovvero i ragazzi del paese successivo, salissero. Antonio non solo scrive, ma come abbiamo detto prima, è anche un cantastorie e con la sua voce e i suoi strumenti, ci canta della stazione di Bonefro Santacroce, che ha suscitato in lui un’ emozione. Oltre a questa magnifica canzone un’ altra  ha catturato la nostra attenzione: è “Che il diavolo ti si porti” titolo ispirato da un suo grande amico con cui giocava a carte, in cui racconta il suo sogno di trovare una donna ideale nel suo un paese molto piccolo abitato soprattutto da uomini. Antonio afferma “ogni mondo è paese”, i problemi sono gli stessi dappertutto e con essi i disagi. Infatti è la parola che si serve di noi e non il contrario. L’ essere umano spesso si colpevolizza per un fallimento e crede di meritare l’ infelicità ma Antonio con una poesia ci spiega che è  il caso ad agire sulla sua felicità e infelicità;
sembra che ad alcuni la felicità non sia concessa ma in realtà non è così, quando ti rassegni essa arriva. Antonio decide di chiudere questa splendida conferenza con una canzone “voce di paese” in cui racconta come dei pettegolezzi a mano a mano possano diffondersi arrivando all’ orecchio di tutti. Il convegno ha suscitato molte domande nei ragazzi riguardanti la vita e la sua passione nello scrivere poesie. Antonio ci ha risposto con molta gioia e da esse gli alunni delle classi hanno ricavato degli spunti utili per la loro vita futura. Si ringrazia la nostra Professoressa Patrizia Ciccarella e in particolar modo Antonio Mastrogiorgio per questo magnifico show che ci ha intrattenuti e divertiti con la sua splendida musica. 

Matilda Cinquina