Girasoli nella Savana per aiutare l’uomo e gli elefanti

Il progetto dei girasoli nella Savana appartiene a Patrick Kilonzo Mwalua, 47 anni, noto fino a poco fa come “water man”.
Nato e cresciuto nel parco dello Tsavo in Kenya, ricchissimo di biodiversità, decise nel 2016 di dare inizio ad un progetto per contrastare la devastante siccità che stava mettendo a rischio la fauna della zona. Ecco le sue parole: ”Non abbiamo più la pioggia di un tempo, così ho cominciato a dare io l’acqua agli animali, perché ho pensato che altrimenti sarebbero morti”.
Nello specifico, con l’autorizzazione dell’amministratore dell’area protetta, Patrick ebbe l’idea di caricare un camion cisterna con 10 mila litri di acqua, viaggiare per 70 km fino al cuore della riserva e scaricare l’acqua in una pozza perché gli animali vi si potessero abbeverare. ”Da allora – ha raccontato a Repubblica – ogni volta che arrivo, mi riconoscono e si avvicinano”.
Patrick non solo si occupò di abbeverare gli animali, ma iniziò anche a sviluppare diverse soluzioni idriche sostenibili all’interno del parco, come pannelli solari in grado di pompare 60mila litri di acqua al giorno. Fu così che nacque la “Mwalua Wildlife Trust”, organizzazione che si occupa di promuovere soluzioni eco-sostenibili per contrastare il problema della siccità e migliorare la convivenza tra fauna e popolazioni locali nell’ecosistema dello Tsavo.
Tuttavia, Patrick ha dovuto recentemente fronteggiare un’altra sfida. In molti villaggi rurali africani, infatti, le piogge hanno favorito le crescenti coltivazioni di mais e legumi, ma si sono frattanto complicati i rapporti tra le popolazioni e gli elefanti, questi ultimi attirati inevitabilmente dai raccolti.
Per porre fine a questo conflitto, Patrick ha avuto una trovata particolarmente originale: piantare girasoli. Di fatto questa coltura non attira gli elefanti ed è al contempo di gran resa per i contadini, che possono dunque vendere i semi, produrre l’olio, e creare dai residui mangime per animali da allevamento. Ulteriori vantaggi dei girasoli sono che, in proporzione, non richiedono tanta acqua quanta il mais, e attirano inoltre molte api durante la fioritura.
Il progetto è attualmente in fase sperimentale e si stanno raccogliendo fondi per ampliarlo; comunque sia, i primi raccolti hanno già dato buoni risultati.
Sofia Ventura / Liceo Classico Galileo di Firenze