Ghiorghi visse tantissime avventure, vediamo un po’ che cosa successe prima di tutto questo… Il nostro eroe era un bambino normale come tutti gli altri, da grande voleva fare l’esploratore e raccontare le sue avventure ai suoi amici e alla sua famiglia. Aveva gli occhi marroni come il caffè e i capelli neri come il buio della notte, così pian piano diventò un ragazzino e a dodici anni disse ai suoi genitori che voleva diventare un esploratore e vivere tante avventure. I suoi genitori però non volevano, la mamma gli diceva che non ci avrebbe potuto pagare l’affitto e il babbo diceva che non sarebbe servito a nulla. Però, Ghiorghi, li convinse. Ce la poteva fare! Così, felice di aver convinto i suoi di poter fare l’esploratore, il bambino andò a dormire subito anche perché di mattina doveva andare a scuola. Era mattina, ormai, e Ghiorghi doveva andare a scuola; tra l’altro avrebbe cominciato la prima media e aveva un po’ paura. Fece subito colazione con i suoi genitori e andò a scuola un po’ impaurito e un po’ felice. Arrivato a scuola si accorse che ci sarebbe stata subito una verifica. Neanche il tempo per salutare i suoi amici! Finito il compito, sarebbe stato il momento dei voti, però alcuni copiarono dai più “secchioni” della classe e alcuni furono più leali. Tutti presero dei bei voti ma Ghiorghi non ce la fece e venne bocciato ma questo non significava che l’amicizia tra lui ed i suoi amici sarebbe finita. Ghiorghi dovette rifare tutta la prima media per colpa di quella stupida verifica. I suoi amici dovettero fare un’altra verifica che avrebbe fatto da media anche quella. Ma state a sentire che cosa successe… i suoi amici pensarono: – Se venissimo bocciati potremmo rincontrare Ghiorghi… -. E così fecero. Il nostro eroe non poteva credere ai suoi occhi per la felicità. Ghiorghi decise di fare un viaggio con i suoi amici per festeggiare il piano della combriccola. La meta fu Disneyland, il mezzo scelto fu l’aereo. Ghiorghi disse ai suoi genitori: – Devo partire con i miei amici, però tornerò. Tranquilli! -. Così partirono. Durante il volo c’erano tantissime turbolenze però, sani e salvi, arrivarono nella città del divertimento. Vissero tantissime avventure: andarono in piscina, sulle montagne russe e su altre giostre. Si accorsero di una cosa: ormai il tempo sulle giostre era finito e dovevano tornare in hotel. Una volta là, si misero subito a dormire anche perché si erano stancati tantissimo. Stava sorgendo un altro giorno, ormai, anzi era già sorto. I ragazzi si svegliarono alle sette di mattina e andarono subito sulle giostre. Si divertirono smisuratamente anche quel giorno, ma la fine della vacanza giunse e dovettero fare le valige e prendere l’aereo per tornare in Italia. Quel maledetto aereo che li avrebbe riportati dalle loro famiglie e alla solita vita.
Scuola Primaria Villani di Firenze
31 Luglio 2020