IL CALCIO È PER TUTTI – Racconto

Si era sempre sentita sola e non la considerava nessuno. Lei aveva un sogno che per altri non era un vero e proprio sogno, adatto a una donna, ma lei continuava, senza paura, a crederci. Quel giorno pioveva e lei in quell’angolo nascosto, con quel pallone bianco e consumato, danzava con quel “principe azzurro“. La mamma stendeva i panni, la vide, si emozionò e fu subito orgogliosa di lei:
le sembrava una giocatrice, un’artista.
Alia entrò in casa tutta bagnata e infreddolita e non pensava minimamente di essere stata vista. Andò in bagno per asciugarsi, quando la mamma arrivò, aprì la porta e la guardò mentre si asciugava frettolosamente la testa. Si abbracciarono.
Non passò tanto, quando entrò in una squadra di calcio maschile. Quel giorno, dopo la scuola, la mamma le diede una bellissima notizia: alle 17:30 ci sarebbe stato, il primo allenamento. Lei aspettò. Sembrava che il tempo non passasse mai.
A un certo punto, però, suonò la sveglia. Lei e la mamma andarono al campo di calcio. Alia notò che tutti i maschi la prendevano in giro, ma lei continuava senza paura, imperterrita.
Piano piano si ambientò e i maschi capirono che il calcio è per tutti, non solo per loro. Dopo un anno la Fiorentina femminile la chiamò per farle fare un provino.
Dopo quattro mesi lei riuscì senza paura, come era solita fare a superare tutti gli ostacoli nella vita e quindi il provino andò bene. Alla fine entrò nella Fiorentina e dopo scoprì di aver raggiunto i suoi sogni, e infine arrivò in serie A.

Scuola Primaria Villani di Firenze