Scrittrice nata! – Racconto

C’era una volta una ragazzina di nome Sacha. Il suo unico desiderio era quello di diventare una scrittrice. I suoi genitori, però, volevano che la loro bambina diventasse una professoressa di matematica, ma la ragazza decise di prendere un treno ed andare a Firenze, la città dell’italiano, dove poter approfondire i suoi studi. A Firenze, mentre stava passeggiando lungo il Ponte Vecchio, vide un ragazzo che non era come tutti gli altri… era… era… diverso. Seduto in una panchina, all’ombra, stava svolgendo dei calcoli sul suo taccuino. Allora Sacha si avvicinò al giovane, con il cuore che le batteva all’impazzata, e gli chiese: “Come ti chiami?”
E il giovane: “Giovanni, tu?”
E la ragazza: “Sacha e il mio sogno è prendere il premio Nobel per la Letteratura… oh, cielo sono in ritardo alle lezioni… eh, ciao!” e corse via ,ma in realtà non aveva le lezioni perché era domenica. Appena si voltò, vide Giovanni davanti a lei che le disse: “Lo so che non hai lezione, perché mi sono inserito al tuo stesso corso”. Allora Sacha, sentendosi in trappola, non seppe più che scusa opporre. Mi piacerebbe raccontarvi di come si frequentarono e cosa si dissero ma non sarebbe più un racconto ma una vita. Quindi vi catapulto subito nel loro futuro… dove eravamo rimasti?… Ah, sì, giusto: Sacha era seduta al calduccio nella poltrona con ornamenti in pizzo quando le arrivò una chiamata e lei rispose: “Pronto! Con chi parlo?” E una voce sinistra rispose: “Niente domande! Anzi, lei e suo marito venite a Stoccolma, perché avete vinto il premio Nobel per la Letteratura”. Allora Sacha e Giovanni – sì, Giovanni era diventato suo marito – uscirono e andarono a Stoccolma e vinsero il premio Nobel per la Letteratura.
Passò l’autunno. Sacha bevve l’ultimo sorso di caffè, si avvicinò a suo marito, gli dette un bacio e ricominciarono a scrivere.

Scuola Primaria Villani di Firenze