La diversità come fondamento della felicità

Il modo migliore per osservare l’Universo è quello di immaginarlo come una scatola piena di pastelli, di tutti i colori possibili. Ci saranno molte somiglianze ma ogni pastello differirà da un altro anche solo per una lieve sfumatura.

Questa similitudine vuole evidenziare la presenza della diversità nel nostro mondo che spesso diventa motivo di ingiustizie, di cattiverie e di esclusione.

Nel dizionario la diversità è definita come la condizione di chi viene considerato dagli altri estraneo rispetto a una presunta normalità di razza, propensioni sessuali, comportamenti sociali, scelte di vita.

Gli errori del passato

Durante la Seconda Guerra Mondiale un uomo scriveva riguardo l’esistenza di una razza ariana superiore alle altre. Quindi, per lo sviluppo e la progressione dell’umanità, sarebbe stata una buona cosa eliminare i deboli e reprimere le diversità.  Così 17 milioni di uomini e donne vennero sterminati. Col tempo si è compreso che l’Olocausto era stato uno sbaglio dell’umanità ed era necessario non dimenticare per non commettere lo stesso errore.

Al giorno d’oggi si fa molto per sensibilizzare la gente sugli sbagli dell’uomo compiuti nel corso della storia in modo che le persone non adottino più alcuni comportamenti di denigrazione nei confronti di un altro uomo. Purtroppo alcune mentalità sono incastonate nell’essere dell’uomo, come la paura per il diverso che si manifesta sotto forma di ostilità.

La paura del diverso non è innata

Il bambino è un individuo puro perché non è ancora influenzato dai pregiudizi o dai pensieri comuni e superficiali di un popolo. I genitori per convincere i figli a fare qualcosa li intimoriscono minacciandoli di chiamare l’uomo nero, poi, ovviamente, il bambino che vede un senegalese lo assocerà all’uomo nero, a una persona cattiva di cui proverà paura.

Il mio migliore amico è marocchino, è nato a Vasto, ha sempre vissuto nel mio paese, abbiamo frequentato la stessa classe per tre anni, purtroppo ora è a Londra da più di due anni, mi manca molto e aspetto sempre che ritorni d’estate. Uscivamo insieme e lo invitavo a casa mia normalmente, com’è giusto che sia, ma in altre famiglie può succedere che un genitore dica al proprio figlio di prendere le distanze da un suo amico perché diverso e quindi il padre e la madre hanno paura che influenzi il proprio bambino negativamente.

Io definirei la diversità come l’elemento fondamentale per l’esistenza della felicità e della cultura.

La diversità fa parte della nostra vita

Le diversità si riscontrano in ogni ambito della nostra vita: anche quando mangi una pizza ci sono persone che mangiano prima il cuore della pizza e dopo le croste, altri invece mangiano prima le croste per gustarsi la parte che preferiscono alla fine.

Anche in ambito scientifico la diversità è alla base della biologia: studiando la genetica si può comprendere che un figlio non può essere esattamente la copia di uno dei suoi genitori poiché i suoi caratteri derivano dall’incrocio dei caratteri della madre con quelli del padre. Una particolarità è la possibilità di una mutazione, ossia il figlio presenterà caratteristiche che nessun famigliare ha.

La diversità la possiamo trovare ancora in ambito politico, sociale, nella filosofia, ossia nella diversità di pensiero, trattata ad esempio da Anassimandro e Eraclito nella loro dottrina dei contrari. Non a caso per loro la presenza dei contrari è fondamentale dato che uno vive in virtù dell’altro.

Questa è la diversità che ci arricchisce, perché ognuno può imparare dall’altro e lo scambio motiva la felicità.

Sara Prencipe