…con lo sguardo di un uomo – Scritto sul corpo

Sei sveglia? Sì, Che stupenda creatura che sei, donna mia. Ti guardo ad un passo di distanza, non mi muovo perché ti sto scrutando. Non so dipingere, tu sei un’opera d’arte. Chi ti ha fatto ha pensato a come ti muovi, coi tuoi capelli di seta, col tuo viso di fata col nasino all’insù

Donna mia, sono fortunato ad averti.

Sai, tu sei quello che mi merito. Ti ho avuta nel momento più brutto dei miei anni, sei arrivata tu e non potevo desiderare di meglio. Tutto quello che ho sofferto, i traumi, i rifiuti e le condanne, l’ho sofferti per te, perché potessi incontrarti. Eri fatta per me sin dal primo istante.

Non so perché non mi ami più. Io ti ho dato tutto quello che sono. Forse non ti basta. Ma non puoi abbandonarmi, senza di te non sono nulla. Lo capisci perché ora, donna mia? Non volevo farti del male, ma non potevo non farlo, avrei perso te e me stesso.

Non potrei sopportare che qualcuno ti strappasse via da me, mi spezzerebbe a metà. Per questo ti tengo legata a me, io ti A….

La donna del quadro rapida volta lo sguardo, con gli occhi smorza la parola: A …il troppo, l’ossessivo, il possessivo, il compulsivo, l’egocentrico non comincia Mai con la A. Tutto ciò che eccessivo è solo Malato. Non può né chiedere né dare Amore. Amore non fa male, non “graffia” sulla pelle il non vissuto, la codardia, le sconfitte, l’astio, l’ira, gli abbandoni. E’ una parola che non deriva da altre, la sua radice significa solo se stessa. E questo Basta. La donna sparisce. Appare sulla tela solo scritto sul corpo con una carezza. Ti A.

Luca Prospero