Dagli abissi del tempo riaffiora l’Ittiosauro

di Elena Papini, 1B

1 Dicembre 2020, Neviano degli Arduini (Parma) – È qui che l’equipe coordinata dalla professoressa Alessia Morigi ha rinvenuto i resti di un Ittiosauro risalenti a circa 100 milioni di anni fa.

Questo ritrovamento è stato possibile grazie alla pronta segnalazione di alcuni agricoltori. Infatti, Luigi Sassi, Mattia Sassi e Maurizio Maggiali hanno riferito la presenza di anomalie nel terreno durante l’aratura.

Trovato un fossile di ittiosauro nel Parmense - Emilia-Romagna - ANSA.it
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Successivamente, si sono trovate le “anomalie”: 10 grandi vertebre appartenenti alla coda di un Ittiosauro, il primo ritrovato in provincia di Parma e tra i più gradi rinvenuti in Nord Italia: si è stimato che la lunghezza del rettile fosse compresa tra i 5 e i 7 metri. Presumibilmente, le vertebre appartenevano alla coda dell’animale.

Gli Ittiosauri erano antichi rettili marini, ormai estinti, col corpo affusolato e idrodinamico.

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Assomigliavano ai delfini, ma le differenze che li contraddistinguono dai cetacei sono diverse: la prima consiste nel fatto che gli Ittiosauri, dato il loro avanzato adattamento acquatico, erano ovovipari, mentre i delfini sono mammiferi. Altra notevole differenza sta nelle loro caratteristiche fisiche: gli Ittiosauri avevano la coda posta verticalmente e due paia di pinne; i delfini, invece, hanno la coda posta orizzontalmente e solo 2 pinne.

 

Il ritrovamento di questi fossili è un importante risultato del programma Inter Amnes “S.F.E.R.A.“, un programma che promuove la ricerca e una conseguente valorizzazione dell’Appennino Italiano e finanziato da Fondazione Cariparma.

I resti reperiti sono in fase di studio, cui collaborano i paleontologi, coinvolti nel progetto Inter Amnes, Simone Cau e Alessandro Freschi, oltre agli studenti di Archeologia del paesaggio dell’Università di Parma. Alla fine dello studio, i risultati si aggiungeranno a quelli che rappresentano l’asse portante del programma.