L’Inghilterra e la “Tampon Tax”

A seguito della sua uscita dall’Unione Europea, già  nella giornata del 1 gennaio 2021 il Regno Unito ha eliminato l’iva su prodotti destinati al mondo femminile con la  “tampon tax”.

L’Iva europea prevista per questi prodotti considerati come “non essenziali”, ammonta a circa il 5%.

Durante gli anni, molte sono state le proteste e i movimenti volti ad ottenerne l’abolizione di questa tassa, che in Italia arriva al 22%.

Per molto l’iva sui prodotti femminili è stata ritenuta alquanto discriminatoria poiché riconosce questi come beni secondari. La sua cancellazione è stata accolta dall’opinione pubblica e dai media, come un vero e proprio passo avanti per l’ uguaglianza di genere.

Da alcune stime è emerso che l’iniziativa permetterà alle donne inglesi di risparmiare quasi 40 sterline nel corso della vita.

Molti paesi come Germania, Spagna, Belgio e Olanda hanno condiviso questo cambiamento, abbassando le tasse fino ad eliminarle del tutto. Purtroppo l’Italia rimane ancora al ventitreesimo posto in classifica tra i 28 paesi europei, seguita da Finlandia (24%), Svezia, Croazia e Danimarca (25%) e Ungheria (37%).

Sebbene l’abolizione della tampon tax sia nel nostro paese ancora un’utopia, molte sono le battaglie a cui innumerevoli attiviste si dedicano, come quella orientata a distribuire gratuitamente questi articoli tra le detenute.

Secondo i dati presentati nel 2018 alla Camera dei Deputati, a margine della proposta di legge per la riduzione della tampon tax, ogni donna nel corso della sua vita fertile deve affrontare 456 cicli mestruali, in tutto 2.280 giorni, che sommati fanno oltre 6 anni di vita. Per l’acquisto ogni donna spende dunque 1.700 euro, cui andrebbero aggiunti altri 15mila euro di medicinali. Una spesa enorme, affrontata da circa metà della popolazione, ma soprattutto non eludibile. Per queste ragioni dovremmo far riferimento all’esempio della Gran Bretagna, la cultura sulla “period poverty” necessita supporto per riuscire ad ottenere risultati.

di Nicole Cinquina