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Italia, un primo passo verso la legge contro l’omo-transfobia

La legge Zan fa esultare la maggioranza che attende l’approvazione del Senato

La Camera italiana ha approvato la proposta di legge di Alessandro Zan, politico del PD: il suo testo definisce come veri e propri reati l’omofobia, la transfobia, la misoginia e la discriminazione contro le persone con disabilità. Giorno 4 novembre 2020, i 265 “si” hanno avuto la maggioranza sui 193 “no” e hanno celebrato con un lungo applauso a fine scrutinio. 

L’opposizione di centro-destra non è certo contenta dell’esito ed è soprattutto sconcertata dall’istituzione della “Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia”, con cerimonie e iniziative anche nelle scuole di ogni ordine e grado, che si svolgerebbe ogni 17 maggio. La maggioranza controbatte affermando che tale legge e tale giornata sono fondamentali per garantire libertà e rispetto a tutti i cittadini e che si ispirano ai principi di pari dignità sociale delineati nell’articolo 3 della Costituzione. 

Secondo questi presupposti, le legge prevede anche la modifica dell’articolo 604 bis del codice penale, aggiungendo tra i reati di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, anche gli atti di violenza e di discriminazione “fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”. Infatti, seguendo le norme della legge 604 bis, i reati di discriminazione delineati sono punibili con multe e reclusione anche per svariati anni. Infine, la legge prevede l’istituzione in tutto il territorio nazionale di centri di assistenza legale, sanitaria e psicologica alle vittime di tali discriminazioni, con eventuale vitto e alloggio incluso. 

L’approvazione della Camera della Legge Zan è una grande vittoria non solo per la comunità LGBTQ+ , ma anche per le donne e per le persone con disabilità. Nonostante ciò, si tratta solo di un primo successo in quanto per ottenere approvazione definitiva, la legge deve ancora essere approvata dal Senato.

Sofia Bonaccorso

Liceo Galileo Galilei, VE