“El pueblo unido jamas serà vencido”

“Il popolo unito non sarà mai sconfitto”. E’ questa la canzone con cui in Cile migliaia di persone hanno celebrato la vittoria per le strade di Santiago il 25 ottobre 2020: una nuova Costituzione che verrà scritta in modo paritario da uomini e donne.

 Non solo una bella notizia nell’era del Covid-19, ma un caso unico al mondo, quello di un Paese  in cui soprattutto le donne, che costituiscono il 51% della popolazione cilena, si sono battute a lungo, grazie al collettivo femminista “Las Tesis”, contro le violenza di genere e di Stato.

 Finalmente il popolo cileno è stato chiamato a decidere se abolire la costituzione del 1980, nata sotto il regime di Pinochet, ma anche su chi avrebbe dovuto redigerla ed ha vinto, con il 78,2% di voti favorevoli, la scelta che questo compito spettasse ad una nuova Assemblea costituente e non agli attuali parlamentari. Essa sarà formata da uomini e donne in eguale numero, che verranno eletti il prossimo 11 aprile.

I futuri 155 membri dell’Assemblea avranno un anno di tempo per elaborare la bozza della nuova Costituzione e il loro lavoro sarà sottoposto ad un nuovo referendum nel 2022.

Ma da dove ha origine questa importante riforma?

Negli ultimi mesi il Cile ha vissuto un periodo di manifestazioni di massa. Le profonde disuguaglianze sociali e un aumento del prezzo dei trasporti pubblici sono solo alcuni dei motivi per cui i Cileni, hanno deciso di manifestare, di prendere posizione e di dimostrare che la società, unita, può fare la differenza.

Per il Cile questo è solo l’inizio di un nuovo cammino, in cui la perseveranza e la voglia di puntare sempre più in alto saranno i punti forti di questa civiltà, che deve essere da esempio per tutti gli altri stati del mondo.

Marta Ghirlanda 5AT