“La felicità delle piccole cose”. Recensione

“La felicità delle piccole cose” è un romanzo rosa scritto da Caroline Vermalle e pubblicato il 20 settembre 2013, dalla casa editrice Feltrinelli.
Caroline Vermalle, nata nel 1973 da un pilota di caccia e da una bibliofila, è una scrittrice francese di romanzi storici e thriller.
Appassionata di viaggi, cinema e avventura, Vermalle ha studiato scienze cinematografiche e
ha lavorato come produttrice di documentari per la BBC a Londra. Nel 2007, è poi tornata in Francia e, dopo aver girato il mondo per quasi un anno insieme alla famiglia, si è stabilita a Vendée, di fronte all’oceano Atlantico, per dedicarsi interamente alla scrittura.
Il suo primo romanzo, “L’avant-dernière chance”, lo ha scritto durante il congedo di maternità e lo ha pubblicato nel 2009, con questo ha vinto il Prix ​​Nouveau Talent, un premio letterario francese creato nel 2008 dalla Bouygues Telecom Foundation, nel 2009 e il Prix Chronos nel 2011.
I suoi romanzi sono stati tradotti con successo in Germania, Spagna, Cina e Inghilterra.
Tra le sue opere più famose abbiamo: “Nouvelles contemporaines” (racconti brevi),”‘Sixtine” (thriller) e “La felicità delle piccole cose” (romanzo).
“La felicità delle piccole cose” racconta la vita di Frédéric Solis, un importante avvocato divorzista, che lavora in uno dei più prestigiosi studi, Dentressengle-Espiard & Smith, di Parigi ed è amante dei dipinti impressionisti.
All’elegante avvocato sembra non mancare nulla; è un’affascinante uomo, possiede un appartamento in un rinomato palazzo sull’Ile Saint-Louis, ha un gran talento nel suo mestiere e ha come obiettivo di riuscire un giorno a permettersi un dipinto di Monet, doveva solo continuare a lavorare più degli altri e coltivare le sue conoscenze.
L’unica cosa a mancargli era la famiglia, ma ne faceva a meno. Frédéric non aveva più notizie di suo padre da quando aveva sette anni, ma non voleva sapere la verità su quello che gli fosse accaduto, preferiva vivere nei ricordi, e aveva perso la madre anni dopo all’età di ventun anni.
La sua vita viene stravolta dall’eredità che gli viene lasciata da uno sconosciuto, Fabrice Nile, composta da quattro biglietti: uno per un viaggio in treno, uno per un giro in barca sulla Senna, uno per il giardino di Monet in Normandia a Giverny e uno per il museo d’Orsay. L’eredità comprendeva anche uno strano disegno che sembrava somigliare a una mappa. Frederic decide di seguire gli indizi insieme all’aiuto della sua aiutante Pétronille poiché spera di essere condotto da un autentico Monet. Inizia così un viaggio alla scoperta delle piccole cose.
Caroline Vermalle, nella stesura del romanzo, preferisce utilizzare brevi, ma numerosi, capitoli. Anche i periodi, come il lessico, sono abbastanza semplici. Il ritmo del racconto è quindi frammentato ma allo stesso tempo rapido e scorrevole perchè la storia non diventa mai lenta o ripetitiva. Le descrizioni dei personaggi sono ben fatte sia dal punto di vista del carattere che da quello dell’aspetto fisico anche se a volte un po’ povere. Le descrizioni dei luoghi, invece, mi hanno colpito maggiormente come quella dell’appartamento del protagonista, molto dettagliata, del il giardino di Monet, con le sue ninfee e il ponte giapponese, o del museo d’Orsay.

Dal mio punto di vista è un romanzo molto interessante poiché, oltre a far vivere la magica atmosfera invernale dei dipinti impressionisti e in particolar modo quelli di Monet, fa veramente riflettere sull’importanza delle piccole cose che ci circondano.
La trama, avvolta da misteri, e numerosi intrecci mi ha da subito incuriosito e spinto a leggere il libro subito fino alla fine.
Mi ha colpito particolarmente la descrizione del dipinto di Monet “La gazza” al quale Frédéric è molto legato. Durante la descrizione del dipinto infatti la scrittrice ci parla dei misteriosi messaggi che il pittore ha nascosto nei colori e dice di coglierne la bellezza per portarla nel nostro cuore. Alla fine della lettura lascia un’immagine favolosa del dipinto con le orme della gazza che si perdono nel paesaggio innevato.

Testo e foto di Paola Puglisi, III C

Sitografia e bibliografia
Alcune informazione sulla scrittrice sono state prese da
https://www.feltrinellieditore.it/autori/autore/vermallecaroline/