Libertà e limitazioni ai tempi del Covid

La libertà dell’uomo è un bene prezioso che spesso i cittadini non apprezzavano abbastanza.

In questi lunghi mesi di arresti domiciliari forzati, dovuti alla pandemia per Covid19, ci si è resi conto del suo grande valore e di come bisogna difenderla ad ogni costo. Tutti gli italiani hanno provato un senso di angoscia e paura quando i governanti hanno chiesto alla popolazione di non uscire, di avere una vita sociale ridotta al minimo indispensabile, affidando ad ogni cittadino la responsabilità di proteggere se stessi e i più fragili. Non vedere i propri amici, i propri cari è costato e costa ancora tanto perché ogni uomo ha bisogno di confrontarsi con gli altri, di comunicare, di relazionarsi fisicamente e visivamente.

Il contatto fisico è essenziale senza ci si sente terribilmente soli e prigionieri. Le videochiamate e gli altri strumenti che si sono usati in queste settimane di lockdown non riescono a sostituire il tatto nelle modalità di comunicazione sensoriale. Speriamo quindi si possano effettuare quanto prima i vaccini alla maggior parte della popolazione. La libertà è però anche una conquista che ci rende cittadini responsabili. Se ognuno pensa solo a se stesso, senza rispettare le regole imposte limita la libertà di coloro i quali sono in una condizione di fragilità e che rischino non solo di ammalarsi, ma addirittura di morire. Nessuno vorrebbe essere imprigionato in un luogo, ma se questo favorisce la limitazione della circolazione del virus è chiaro che ogni persona deve fare la sua parte, limitare la propria libertà di movimento in questo caso vale a dire rispettare il diritto alla salute di tutti.

Francesca D’Andrea

3 A Liceo classico Cambridge

G.B. Vico Napoli