La violenza sulle donne aumenta in quarantena

La pandemia non ferma la violenza sulle donne, ma anzi la situazione tende a peggiorare sempre di più con aggressioni ed omicidi sempre più frequenti

In questo ultimo anno la nostra casa è stata per tutti quanti noi il rifugio in cui difenderci da questo nemico invisibile quale il coronavirus, ma per alcune donne purtroppo non è stato così.
Secondo i dati sono undici le donne uccise in Italia solamente nel mese di marzo del 2020 dai loro compagni, mariti e figli nonostante tutte le campagne d’informazione, il numero verde 1522 pubblicizzato in ogni dove ecc. Sono Irina 39 anni uccisa dal compagno che l’aveva presa a botte con una violenza tale da danneggiarle milza e fegato, Larisa 49 anni uccisa dal figlio a coltellate, Barbara 28 anni uccisa dallo stalker che da tempo la perseguitava, Bruna 66 anni uccisa a colpi di pistola insieme al figlio
dal marito, Pamela 46 anni decapitata dal figlio, Rossella 51 anni accoltellata dal figlio, Irma uccisa dal marito con un fucile a 97 anni, Lorena 27 anni strangolata dal compagno perché pensava lo avesse contagiato, Gina 52 anni uccisa dal compagno con una pistola, Viviana 34 anni uccisa di botte dal compagno e infine Alessandra 47 anni uccisa anche lei con un fucile dal compagno.
Tragedie delle quali la prima causa è proprio l’isolamento. A peggiorare la condizione già esistente è stata proprio la convivenza forzata con il proprio assassino. Secondo i dati raccolti dai centri antiviolenza le richieste di aiuto rispetto all’anno precedente sono aumentate di molto, infatti a chiedere aiuto sono state circa 2867 donne, delle quali circa il 28% non si erano mai rivolte a centri antiviolenza. A questa emergenza mondiale si sono interessate anche le Nazioni Unite perché secondo le statistiche c’è stato un
incremento di violenza del 20% dall’inizio della pandemia in tutti gli Stati membri. Già lo stesso segretario generale dell’Onu aveva chiesto ai governi di affrontare questa situazione con assoluta priorità ed è fondamentale farlo il più velocemente possibile.

Alessia Calamia 5°E