Ci possono togliere tante cose, mai la conoscenza

È normale che una volta nella vita ognuno di noi si sia posto la domanda, “Perché dobbiamo studiare?”.
Purtroppo, lo studio spesso risulta molto faticoso e sgradevole, perché in primo luogo si vorrebbe impiegare il tempo libero facendo altro e in secondo luogo non si vorrebbero imparare quelle materie e quegli argomenti completamente inutili che non si applicheranno mai nella vita di tutti i giorni.
Ebbene, lo studio è molto di più di ciò che sembra. È quella perla di saggezza che si porta dentro al cuore fino alla fine dei giorni.
Con questa premessa, è importante sapere cosa sia davvero lo studio e come influisce
nella vita quotidiana dell’essere umano.
L’etimologia di “studio” è “studeo”, termine latino che letteralmente significa: “applicarsi, interessarsi a”. Studiare vuol dire acquisire e memorizzare conoscenze e abilità, sistemarle nella propria mente al fine di capire e interpretare la realtà.
Quindi, capiamo che studiare è molto più che imparare a memoria dei paragrafi o ripassare per paura di una interrogazione. È interessarsi su quello che ci sta attorno, scoprire e fare cose nuove.
L’uomo, come disse Platone, non è assolutamente autosufficiente. L’essere umano, per integrarsi nella società e soprattutto per mantenersi, ha bisogno di essere educato, di essere istruito.
L’umanità senza l’istruzione non esisterebbe. Non solo si vivrebbe in un mondo in cui l’ignoranza regnerebbe sovrana, ma si vivrebbe in un mondo dove non si conoscerebbero i propri diritti e no si sarebbe capaci di pensare con la propria testa.
Si deduce che studiare rende liberi, apre la mente e fa in modo che l’individuo sia prettamente autonomo.
Inoltre, lo studio apre anche la strada ad un futuro migliore. Fa sì che imparando la cultura, tutti possono avere un’ ampia scelta di lavoro e, di conseguenza, che un giorno possano trovare l’impiego più consono a ciascuno.
A livello medico-scientifico, è stato dismostrato che la formazione scolastica preserva il cervello dal decadimento, perché permette un’elasticità mentale che si applica tutti i giorni.
Personalmente, ritengo che l’struzione sviluppi anche nuove idee e nuovi campi di interesse. Aggiungerei  che amplia la capacità di apprezzare la vita, più conosci, più apprezzi quello che ti circonda. Oggi, la parola “studio” è abusata e rievoca spesso, nell’immaginario collettivo, una fatica inutile e un peso che si è obbligati a subire. Non viene intesa come una vera e propria opportunità. Studiare permette all’ essere umano di essere cosciente e responsabile di fronte al mondo e permette di analizzare gli episodi contemporanei con quelli simili della Storia (come guardavano il mondo e scoprire che ci poniamo le stesse domande di allora).
Lo studio è la possibilità di svolgere una professione che aiuti al riscatto degli ultimi. Sono il terreno e gli strumenti per tener fede ai propri sogni, alla propria vocazione. Ciò perché tutti potranno sempre toglierci qualcosa nella vita, tranne la conoscenza.

Beatrice Barnobi, III M