“Bi-EtaPill”, un possibile trattamento farmacologico per contrastare i danni causati dall’alcol: è questa l’idea che ha visto vincitori tre studenti del Polo Liceale Mattioli di Vasto in occasione della 33esima edizione del prestigioso concorso internazionale “I Giovani e le scienze”.
La manifestazione, organizzata dalla FAST (Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche), vede ogni anno la partecipazione di candidati di età compresa tra i 14 e i 20 anni impegnati nella presentazione di studi, ricerche, lavori innovativi in qualsiasi settore della scienza e della ricerca.
Moltissimi sono i progetti presentati ogni anno al prestigioso concorso, ma solo i migliori arrivano alla finale, dopo aver superato le severe valutazioni della Giuria FAST.
Quest’anno i ragazzi del Mattioli Ciccarelli Domenico, Di Tanna Sara e Tinari Valerio, si sono classificati tra i 16 finalisti in Italia, presentando il loro progetto: Bi-EtaPill.
Si tratta di due pillole sinergiche, una con funzione protettiva che impedisce un primo assorbimento di alcol nello stomaco, e un’altra con funzione catalizzatrice che grazie a degli enzimi accelera il processo di smaltimento dell’etanolo nel corpo.
Tutelare la salute degli individui educandoli a proteggersi dall’alcol, sostanza che ogni anno in Italia è responsabile di oltre 1290 decessi: questo è lo scopo dell’ipotetico trattamento studiato dai ragazzi, felici del traguardo raggiunto.
Il progetto infatti, durante la finale svoltasi online a causa della situazione pandemica, ha ottenuto l’accreditamento a due eventi internazionali: la Fiera Nazionale della Scienza e della Tecnologia FeNa Dante a San Paolo (Brasile), 20-25 settembre, e l’ Expo Sciences in Belgio ad Aprile 2022.
“Il concorso è stato per me un’opportunità per toccare con mano la scienza, e comprendere che essa è accessibile a tutti. Sono sufficienti pazienza e dedizione per ottenere importanti traguardi.
Non posso tralasciare poi l’insegnamento legato alla pandemia: la scienza non si ferma, non ha barriere” afferma Valerio.
Continua Domenico: “Mi è piaciuto unire la stravaganza della fantasia alla concretezza della scienza, e stupire chi inizialmente minimizzava l’idea”
“È stata un’esperienza indimenticabile. Abbiamo lavorato tanto a questo progetto negli ultimi mesi e siamo felici del risultato ottenuto.
Ringrazio Domenico, la mente dell’idea, la professoressa Rosa Lo Sasso per averci guidati in questo percorso, e la mia squadra.
Senza lo spirito che ci ha uniti fin da subito tutto questo non sarebbe stato possibile” conclude Sara.
Per chi interessato ecco il link
di Sara Di Tanna
