Africa, la mia terra. Io sono amore

Terra degli antenati e isola dei tramonti. Sono sempre stata affascinata dai tuoi tramonti, dal loro paradossale connubio di mistero e malinconia. Quasi come se dal movimento calante del sole ne derivasse un altro leggero delle nuvole.

Nuvole ampie, morbide, che scendono sulla terra e travolgono con i loro colori tutte le anime che ci si abbandonano. A questa tavolozza di sfumature, profumi e dissolvenze, si contrappone una strana malinconia, quasi soffocante. La malinconia dell’ombra. Un’oscurità
imminente e pesante. Improvvisamente buio. Notte. Tenebre cariche di mistero fluttuano in un’aria vuota. Dove sarà finito il sole, sarà caduto? E dove saranno finiti tutti i sogni che portava con sé? Resterà tra i tuoi misteri… Africa, terra dal suolo rosso, zuppa di culture, profumi e tradizioni. Ogni passo sul tuo terreno mi inonda di sensazioni. Le vie dei tuoi mercati sono impregnate di vita quotidiana e sacrificio. Lo scorrere dei tuoi fiumi è portatore di speranza, la tua gente emana luce. Io però, mi sono sempre posta una domanda: a cosa appartengo realmente?
Già prima di nascere il mondo aveva deciso il mio stato sociale, la mia lingua e di conseguenza quale sarebbe stato il mio approccio con il mondo. Fortunatamente, ho avuto l’opportunità di scegliere. Scegliere come vestirmi, quale musica ascoltare e in cosa credere. Ho avuto la possibilità di capire chi sono e cosa voglio diventare. Ma la domanda è rimasta sempre la stessa. Io in cosa mi identifico? A quale categoria appartengo? E soprattutto esistono veramente delle categorie?
Beh…io credo di no. Mi definisco cittadina del mondo.
Dominique Ponnau diceva che gli angeli sono i musicisti del silenzio di Dio. Io sono convinta che la “sua sinfonia” risuoni sempre dove ce n’è bisogno. Anche la terra con tutte le sue piaghe è un luogo sorprendentemente meraviglioso.
Africa, la tua essenzialità mi ha fatto scoprire la vera bellezza, mi hai insegnato a stupirmi e ad ascoltare “la sua sinfonia”. E alla fine credo di aver capito a cosa appartengo. Io sono amore.

Joyce Mapulanga, III C