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Animal crossing: un mondo virtuale per sfuggire dal lockdown

Il 20 marzo 2021 è stato l’anniversario dell’uscita del videogioco Animal Crossing: New Horizons, nuovo titolo della ormai ventennale serie di videogiochi della Nintendo. A marzo 2020 il mondo intero stava affrontando i primi durissimi mesi di pandemia e di lockdown, e tutti noi ci siamo ritrovati all’improvviso a vivere una vita più isolata e vuota che mai. La nostra vita frenetica e piena di contatti umani ha subito una dura battuta d’arresto ed ancora non ha ripreso il suo vero e proprio corso, in particolar modo per i più giovani. Ognuno, dunque, ha cercato di distrarsi in vari modi: ricordiamo ancora la febbre del pane e dei dolci che ha portato le persone a svuotare le riserve di farina e uova dei supermercati. Qualcuno sia allenava, altri leggevano, e anche la Nintendo è corsa in nostro aiuto. Il 20 marzo 2020 quindi, esce in tutto il globo Animal Crossing: New Horizons, gioco che ha avuto la funzione di rifugio per molti e ha spopolato in particolar modo tra i giovani e tra chi, sin dall’infanzia, era fan della serie di videogiochi.

 

 

La serie Animal Crossing è sviluppata da Nintendo EAD ed è stata pubblicata la prima volta da Nintendo nel 2001. Conta cinque capitoli totali – di cui New Horizons è l’ultimo ad essere uscito – e quattro spin-off; le piattaforme da cui è possibile giocare sono diverse e particolari per ogni edizione, ma generalmente i titoli sono in particolar modo adatti all’ultima console uscita. 

Il gioco è un simulatore di vita ed ha come scopo quello di essere un rilassante sfogo creativo per chi gioca. Il giocatore, infatti, assume nel gioco il ruolo di un umano che si trasferisce in un luogo – che dipende dal capitolo della serie con cui giochiamo – che con l’avanzare del gioco può personalizzare a suo piacimento, abitato da animali antropomorfi; con gli abitanti, dall’intelligenza artificiale piuttosto sofisticata, il giocatore o la giocatrice può interagire e avere contatti. Il videogioco non ha un obiettivo preciso, né un punto di fine o di vittoria, ma lascia decidere a chi gioca la scelta di come impiegare il proprio tempo virtuale. Si può personalizzare la propria casa, pescare, piantare fiori o contribuire all’arricchimento culturale del villaggio, aiutando nello sviluppo di un museo. Il giocatore può anche modificare il proprio avatar, vestirlo e acconciarlo come preferisce. Tutti i giochi della serie si svolgono in tempo reale grazie all’orologio e al calendario interni della console; in questo modo, il passare del tempo nel gioco riflette quello della realtà, evidenziando caratteristiche come le fasi del giorno e le stagioni. Talvolta nel gioco si svolgono piccole gare e attività, che spesso avvengono in un preciso momento con precise caratteristiche anche di tempo.

 

 

È evidente, quindi, perché la nuova uscita della serie abbia avuto un tale successo nel corso della pandemia. Aiutando le persone a evadere dalla quotidianità in maniera creativa e rilassante, Animal Crossing: New Horizons, secondo una dichiarazione della Nintendo, da marzo a dicembre 2020 ha venduto 31,18 milioni di copie. Per comprendere meglio questo fatto è importante tenere in conto che, con New Horizons, è possibile anche giocare online in cooperativa con altri giocatori. Di conseguenza il nuovo titolo della Nintendo non solo dà la possibilità di formare una comunità virtuale con gli animali antropomorfi che abitano i gioco, ma in tempo di pandemia, ha dato la possibilità alle persone di avere veri e propri momenti di svago e intrattenimento a distanza con i propri amici. 

La pandemia, poi, ha significativamente fatto aumentare il numero di streamer e dirette su tutte le piattaforme social, in particolar modo Twitch. E Animal Crossing, così come Among Us, è diventato uno dei giochi preferiti per le live dei vari gamer, seguitissime da giocatori di tutte le età. E non solo, la possibilità che dà Animal Crossing: New Horizons di personalizzare la propria isola ha dato il via ad un vero e proprio sottogenere di video su YouTube e TikTok in cui le persone amanti del gioco illustrano tutorial su come arredare i propri villaggi o forniscono idee per l’estetica della propria città. Tutto il mondo ha scoperto Animal Crossing e tutti i social ne hanno dato prova: ognuno ha potuto dare spazio libero alla propria creatività, creando isole complesse e ricche di curati particolari appartenenti alle estetiche più diverse.

Alcune aziende hanno iniziato ad utilizzare Animal Crossing come mezzo pubblicitario per i loro prodotti ed esistono persone che costruiscono isole proprio con questo scopo. Addirittura alcune compagnie utilizzano queste isole per fare del team building o tenere riunioni. Ad esempio, per questo scopo la la società di organizzazione eventi di Toronto Moniker, ha creato un’isola su cui sono state invitate 240 persone che lavorano per un’azienda di web design di San Francisco, dando loro missioni da completare come una squadra. Ma il fenomeno Animal Crossing non si ferma qui. Il gioco è stato anche utilizzato da personaggi come Joe Biden per la propria campagna elettorale; a settembre, infatti, è stato possibile esporre fuori dalle proprie abitazioni virtuali dei cartelloni elettorali di supporto per la campagna di Biden. A giugno, inoltre, mese del Pride, le cui manifestazioni hanno subito molte limitazioni a causa della pandemia o non si sono tenute, gli sviluppatori del gioco hanno creato un’isola per celebrare un Global Pride, aperto a tutti gli utenti. Nel corso di questo anno sono stati poi resi disponibili una serie di cartelloni con messaggi per i movimenti per i diritti, a partire proprio da Black lives matter.

Il 2020 è stato un anno che ha certamente visto l’esplosione del fenomeno del gaming e molte persone si sono appassionate ai videogiochi proprio come rifugio e via di fuga dalla pandemia. Con la promessa di intrattenere e rilassare persone di ogni età, Animal Crossing: New Horizons è certamente uno dei giochi simbolo di questo fenomeno.

 

Di Emma Baudone