Catcalling: cos’è e perché è sbagliato

Il termine catcalling letteralmente significa “chiamare il gatto”, serve a indicare tutti quei comportamenti irrispettosi e inappropriati che troppo spesso siamo abituati a ignorare. Il catcalling consiste in molestie di tutti i tipi: commenti indesiderati, gesti inappropriati, fischi, inseguimenti o avance sessuali persistenti. Sono tanti i modi in cui l’uomo può importunare una ragazza che cammina per strada, e sono tante anche le conseguenze che questi comportamenti hanno sulla società. Ma perché sembra essere accettato e giustificato? Viviamo in un paese fondato sulle tradizioni, tanto che a volte sembriamo bloccati nell’infinita ripetizione di vecchie e brutte abitudini. Il catcalling è una fra queste e, come per tante altre ingiustizie di genere, è arrivato il momento di dire basta. Lo scandalo sollevato da Er Faina, ha portato l’argomento alla luce e lo ha esposto a ogni tipo di critica e opinione. Ritenere le uscite dell’influencer uno “scandalo” sembra però inadatto. Il catcalling rientra, infatti, nelle tante preoccupazioni di una donna e dovrebbe essere quindi una donna a parlarne e a esporre il suo punto di vista. Ciò che Er Faina ha detto rappresenta quindi la prevedibile opinione di un uomo forse un po’ all’antica. Questo tipo di molestie vengono troppo spesso tollerate o screditate, anche dalle vittime stesse. Capita che siano proprio le donne a giustificare comportamenti irrispettosi e screditanti come fischi o commenti da parte di sconosciuti. È difficile tracciare il confine tra complimento e maleducazione nel momento in cui è la vittima stessa ad essere abituata a dover a tutti costi accattivare l’attenzione di un uomo. I mali di una società crescono portando altri mali alla luce. La tradizione sessista della nostra società induce l’uomo a comportarsi da predatore e la donna da preda. Si parla quindi di una mascolinità tossica e di una femminilità sminuita. L’uomo spesso scavalca con arroganza limiti che per rispetto e privacy dovrebbe rispettare. Possiamo non rendercene conto o non volerlo ammettere, ma la realtà è che oggi, nel 2021, sono ancora troppe le difficoltà e le ingiustizie legate al genere. Il catcalling è molto diffuso tanto che l’84% delle donne in Italia è stato vittima di molestie in strada. La mascolinità tossica porta l’uomo a sentirsi quasi in dovere di “conquistare” la donna e non viceversa. C’è ancora chi considera la donna come mero oggetto sessuale, ce ne si rende conto grazie alle pubblicità, ai video e alle dinamiche sociali e relazionali. L’atteggiamento possessivo e prepotente dell’uomo nei confronti della donna “desiderata” è ciò che porta ogni anno all’aumento degli stupri e delle violenze in generale. Se l’individuo non viene educato al rispetto e alla parità tra i generi, si continuerà a promuovere questa cultura ignorante e maschilista. Ma che conseguenze porta il catcalling sulla società e sulla donna? Innanzitutto è una delle tante manifestazioni di maschilismo e poco rispetto. Le molestie verbali, gli inseguimenti, i commenti a sfondo sessuale, sono percepiti con imbarazzo e paura. Questo sottile velo di inadeguatezza va a stendersi su tutto ciò che facciamo: se una ragazza è abituata a sentire fischi e commenti quando cammina per strada, sarà sempre più difficile e spaventoso sentirsi al sicuro quando cammina da sola, sentirsi a proprio agio sui mezzi pubblici, in generale essere circondata da uomini che non conosce. Il catcalling oltre alla paura porta con se imbarazzo e insicurezza: ti copri se non vuoi che qualche sconosciuto si senta autorizzato a importunarti solo per una maglietta un po’ più scollata, sei costantemente giudicata e osservata e ciò ti mette a disagio.

In conclusione, credo che il catcalling rappresenti un atteggiamento maleducato e irrispettoso, molte volte preliminare ad altri tipi di molestie fisiche e verbali. L’unico modo per eliminare queste problematiche è educare fin da subito entrambi i generi al rispetto reciproco.

Stefania Patanè 4D