L’amicizia

Io non ho un fratello e forse anche per questo fin da piccolo ho sempre cercato l’amicizia con qualcuno. L’amore della famiglia (genitori, nonni, zii) è stato sempre smisurato, ma mi rendevo conto, in qualche modo, che avevo bisogno di un legame diverso con gli altri che mi permettesse di crescere nel mondo fuori della famiglia, in un altro spazio che è fondamentale per far parte della società. Così ho avuto diversi “amici” nelle scuole elementari e medie, però quando approfondivo la conoscenza, rimanevo deluso e probabilmente a mia volte deludevo gli altri. In realtà le simpatie erano superficiali, si fermavano alle battute, ad una partita di pallone, ad una festa di compleanno. Non sapevo neanche io come avrei voluto un’amicizia, in che cosa consiste, perché è importante tanto che è una forma d’amore necessaria alla vita. Mi rendevo conto, dalle prime esperienze, che non sarebbe stato facile intrecciare un’amicizia, che avrei incontrato difficoltà non solo nell’accostare gli altri, ma prima di tutto nell’essere me stesso, cioè nell’accettare i miei limiti, i miei difetti, nel superare il timore di aprirmi troppo con il rischio di essere ingannato e tradito.

Siamo tutti amici, si dice, in classe o nel mondo dei social network: infatti molti “chattano” nella convinzione di crearsi decine di amicizie. Perché questa ricerca? Ci sentiamo più sicuri se possiamo vantare questi legami, come appoggi psicologici per crescere, per uscire fuori dal nido familiare e diventare autonomi, in grado di affrontare le difficoltà inevitabili della vita.

Ma l’amicizia non è egoismo, anzi è scambio di affetti, di esperienze, di superamento della solitudine e, proprio per questo, non può essere generica e condivisa tra decine di persone. Si può dire che il termine è abusato proprio perché non si possono confessare sentimenti, incertezze, problemi su una pubblica piazza. Alla nostra età abbiamo bisogno dell’amicizia in modo particolare, perché è difficile crescere in un mondo che ci appare insicuro, di difficile interpretazione, nel quale trovare la nostra strada, affrontare le incognite di ogni giorno, imparare a misurare le nostre forze.

Questo non significa che, diventati adulti non abbiamo più bisogno dell’amicizia, anzi la troveremo sempre più profonda e sincera se si è sviluppata negli anni ed è diventata una risorsa di affetti e di confronto.

La mia ricerca di amicizia dopo diversi tentativi è approdata finalmente ad una cerchia ristretta, parte a scuola, parte fuori dalle classe. Non sempre riesco a rivelare i miei pensieri e i miei timori, perché dentro di me esiste ancora il dubbio di una delusione, ma preferisco correre questo rischio che rimanere solo.

Spero comunque che crescendo queste amicizie diventino più sicure e importanti, ma intanto rido con loro.

Andrea D’Elia 3C